Lunedì 16 febbraio viene presentata a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, la seconda edizione di «Linda, un abito per l'Alzheimer». Si tratta di un concorso per studenti delle università e degli istituti di moda e design e per giovani progettisti che vogliano proporre alle persone colpite da questa terribile malattia soluzioni che ne migliorino l'autosufficienza. Tutto ciò che possa giovare al malato e al suo care-giver riguardo alla nutrizione: dallo «stare a tavola» all'alimentazione, agli arredi, agli utensili e altri accessori, agli indumenti da indossare per i pasti. La perdita dell'autosufficienza del malato di Alzheimer aumenta lo stato di depressione e di apatia che spesso accompagna questo morbo ed è quindi importante limitare il disagio nelle normali azioni quotidiane. A Vancouver, in Canada, si è recentemente sperimentato l'effetto positivo anche di un abbigliamento adeguato e funzionale, elegante e dai colori vivaci, che aiuta il paziente a mantenere la sua dignità. Il concorso, promosso dalla giornalista Rai Stefania Giacomini, porta il nome di una paziente scomparsa a causa dell'Alzheimer che aveva una predilezione per i giovani ,la loro fantasia e la moda . E coinvolge rappresentanti delle istituzioni, i vertici di diverse associazioni e anche grandi stilisti come il maestro Fausto Sarli e il manager della griffe Gattinoni Stefano Dominella, che è anche membro della camera nazionale della moda. Dopo il successo della prima edizione, cui hanno partecipato moltissimi studenti, quest'anno si replica con alcune novità. Il premio diventa a carattere nazionale, coinvolge per la prima volta l'Aid (l'Associazione italiana per il disegno Industriale) ed offre, grazie alla partecipazione dell'Assessorato alle Piccole e medie impresedella Regione Lazio, premi in denaro e anche la realizzazione per il settore moda di alcuni prototipi da parte della Lydda Wear, l'unica ditta in Italia e forse in Europa che realizza abiti per chi è portatore di handicap. Il concorso è i bandito da «Fashion for Good», insieme ad Alzheimer Uniti Roma, l'Associazione delle famiglie dei malati di Alzheimer e degli operatori dedicati,e l'Associazione italiana per il Disegno Industriale con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Roma., Camera Nazionale della Moda e Design for All Italia IIDD. Lunedì verranno spiegate le modalità del concorso e della premiazione, che prevede tra l'altro una mostra dei progetti presentati e la pubblicazione di un catalogo. Lo faranno Claudio Cecchini (Assessore alle Politiche Sociali della Provincia), Stefania Giacomini, Luisa Bartorelli (presidente Alzheimer Uniti Roma), Stefano Salvi (presidente dell'Associazione Italiana per il Disegno Industriale). E saranno presenti Francesco De Angelis (Assessore alle PMI della Regione Lazio), Claudio Cecchini (Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Roma), Umberto Croppi (Assessore alla Cultura Comune di Roma),Giancarlo Polenghi (membro «Fashion For Good»). L'incontro sarà aperto con la proiezione di un video sulla premiazione della prima edizione del concorso, di fronte ai ragazzi che vi hanno partecipato e a studenti di alcune scuole. Tutto questo viene fatto anche per sensibilizzare le nuove generazioni sulle sietuazioni di disagio e, in particolare, su questa malattia. L'Alzheimer colpisce in Italia circa 500.000 persone e coinvolge pesantemente non solo i servizi socio-sanitari, ma intere famiglie impegnate nelle cure di questi pazienti. Nel 2006 è stato celebrato il centenario della sua scoperta.
Studi recenti hanno dimostrato che la ricerca scientifica sta individuando nuove strade per la terapia farmacologica attraverso cui si può assicurare al paziente una migliore qualità della vita. Come? Applicando strategie di cura (riattivazione cognitiva, musicoterapia, arte-terapia e adeguamento all'ambiente), che stimolano sensazioni ed emozioni .- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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