Aborti «facili» Ora i volontari per la vita chiedono ispezioni

Un appello al Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi e al Sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, perché inviino ad Albenga ispettori nel Consultorio Asl di Albenga per verificare le procedure con cui, negli ultimi cinque anni, sono stati rilasciati i certificati di aborto alle donne, viene rivolto da Ginetta Perrone, vicepresidente del Centro Aiuto alla vita di Albenga. Il Centro ieri aveva fatto un esposto alla Asl in cui denunciava la leggerezza con cui vengono rilasciati i nulla osta per gli aborti. «Il personale sanitario - prosegue la Perrone - non può venire meno alla deontologia professionale che prevede, secondo la Legge 194/78 un chiaro protocollo operativo. L’Asl di Savona e il Consultorio di Albenga non possono violare, di comune accordo, la Legge 194/78 che garantisce la tutela sociale della maternità prima ancora che l’aborto».

Nel caso interviene anche il Movimento italiano genitori (Moige) che chiede alle istituzioni un intervento deciso sulla questione aborto, articolato in tre punti. Innanzitutto, una politica della maternità che sostenga economicamente le donne, una politica della natalità più allargata e una maggiore attività di prevenzione, aprendo i consultori all’associazionismo.

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