Roma

Gli acciacchi e i problemi finanziari non concedono tregua ai giallorossi

SPIRAGLI Previsto per domani a Palazzo Chigi un incontro tra il sottosegretario Gianni Letta e i vertici di Unicredit

Conto alla rovescia per il debutto nella nobiltà continentale. La Roma si prepara alla «prima» d’Europa League finalmente consapevole della forza dell’avversario (sarà il Gent - così si pronuncia, all’olandese - formazione allenata dall’ex portiere della nazionale belga Michel Preud’homme), ma anche e soprattutto del fatto che si presenterà al dual match con la squadra delle Fiandre senza novità. I giallorossi - cosa arcinota - non possono acquistare sul mercato e devono far di necessità virtù, incrociando le dita per quel che concerne gli infortuni. Senza Perrotta, fermo almeno due mesi per acciacchi, e con gli infortunati di lungo corso Aquilani, Cicinho e Doni inutilizzabili, Spalletti fa procedere la seconda fase del ritiro senza forzare.
Totti si allena a parte, Vucinic e Baptista anche ieri non si sono visti in campo, Juan e Cerci svolgono lavoro differenziato. Roba da non crederci, la stagione è appena cominciata e già le condizioni fisiche sono queste. Meglio non pensarci e sperare che la sfiga evapori al più presto da Trigoria. Fortuna che il primo antagonista di stagione non è il Real Madrid, altrimenti sarebbe stato difficile cominciare l’annata col piede giusto.
Inevitabili, imperano le voci di mercato, fra indiscrezioni più o meno vicine alla realtà e sogni irrealizzabili, quasi ci si dimenticasse della questione economica. Sì, è vero, l’allenatore toscano ha spiegato che questa squadra per essere competitiva (ad alti livelli) necessita di un centravanti e di un esterno di fascia. Ma come farlo sbarcare nella capitale se il club al momento non può assoldare neanche «parametri zero»? L’esempio è Cruz: «El jardinero» resterà una chimera fin quando il sodalizio non comincerà a incamerare i proventi delle cessioni. Che nessuno vorrebbe, ma che saranno necessarie. Serve portare in cassa una cifra che oscilla fra i 20 e i 35 milioni di euro, roba da far tremare i polsi alla tifoseria, pronta a ribadire attimo dopo attimo il proprio malcontento.
Vaghe speranze d’un domani (anzi, d’un dopodomani) migliore le offre l’under 21 Andreolli, cercato sul mercato da Bari e Cagliari. Fiutato il rischio di ritrovarsi in panchina (le gerarchie di squadra parlano chiaro, davanti ha Mexes e Juan) ha dichiarato: «So che la società ha fiducia nel sottoscritto e questo ovviamente fa piacere, ma so anche che davanti ho due grandissimi giocatori, la mia volontà sarebbe dunque di fare ulteriore esperienza fuori, giocando in maniera continuativa, in modo da completare un percorso di crecita per me importante. Non solo per me, anche per la Roma stessa: in prospettiva futura, potrei essere molto più utile alla causa giallorossa, dopo un anno da protagonista da un’altra parte. Comunque la società e il mio procuratore decideranno di comune accordo: non ci saranno problemi».
Ultima annotazione di giornata: il sottosegretario Gianni Letta domani dovrebbe incontrare a Palazzo Chigi i vertici di Unicredit.

Il confronto, che segue di una settimana quello fra lo stesso Letta e il presidente Rosella Sensi, secondo voci non controllate risulterebbe decisivo per le sorti del club giallorosso.

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