Accompagna all’altare la «figlia» mai vista

Ragazza moldava adottata a distanza da un imperiese

Accompagna all’altare la «figlia» mai vista

L’11 agosto l’accompagnerà all’altare come un padre fa con ogni figlia, ma lui questa «figlia» non l’ha mai vista. Sì, perché Elena, 17 anni, è una ragazza moldava che Paolo Vatteone, imperiese, ha adottato a distanza quattro anni fa, aiutandola a superare un momento difficilissimo della sua giovane vita: Elena, infatti, che vive in campagna a pochi chilometri dalla capitale Chisinau, ha due fratelli e una sorella, il padre è morto che era molto piccola e la madre si era ammalata gravemente. «Io sono divorziato e ho due figlie dell’età di Elena - dice Paolo Vatteone -, ma a un certo punto delle mia vita ho pensato che mi sarebbe piaciuto aiutare un bambino lontano e in difficoltà e così mi sono rivolto all’Aibi, l’associazione amici dei bambini, di Milano, e ho cominciato questa bella avventura del sostegno a distanza». Credeva, come avviene in molti casi, che gli avrebbero inviato la fotografia di qualche bimbo che vive in Africa o in America meridionale. «Invece soltanto a sostegno già iniziato ho saputo che il mio contributo sarebbe servito ad aiutare un’adolescente della Moldavia, che viveva in estreme condizioni di povertà».
Dopo i primi mesi è stata Elena a cominciare a scrivere di persona al «papà» lontano. «È stata una sorpresa imparare a conoscerla - spiega il signor Paolo -, è cominciato così un rapporto epistolare sempre più frequente, Elena mi racconta nelle sue lettere delle sua vita e dei progressi che la sua famiglia ha potuto fare anche grazie al contributo economico che le arriva da lontano». Il tempo è passato e la mamma di Elena ha cominciato a stare meglio grazie alle cure a cui ha potuto sottoporsi. «Oggi coltivano la terra e ne vendono i prodotti, riuscendo a guadagnare abbastanza per il sostentamento della famiglia - racconta ancora Paolo -. Ma la vera sorpresa è arrivata qualche settimana fa quando Elena mi ha scritto che si sarebbe sposata l’11 agosto a Chisinau, e mi ha invitato al matrimonio». Con questo traguardo, raggiunto in giovanissima età, Elena è diventata grande, anche per l’Aibi. «Mi hanno scritto che il mio sostegno adesso non le serve più - spiega commosso il “papà” lontano - che Elena adesso è in grado di camminare con le proprie gambe...». Paolo Vatteone lo scoprirà di persona quando vedrà la ragazza e ne incontrerà il futuro marito e tutti i parenti. «Sono felice di andare, per me è davvero bello poter vivere con Elena questo suo momento felice». Intanto L’Aibi gli ha affidato un nuovo compito: aiutare un’altra bimba a diventare grande. «Ha dieci anni e mezzo - racconta - ed è un’altra bimba.

Non ne so ancora molto, a parte il fatto che la sua famiglia è povera e lei è molto sola, ma spero di imparare a conoscerla presto». E magari a condividerne oltre che i momenti di difficoltà anche quelli felici. Come sarà presto con la giovane Elena.

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