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Accordo fatto: Maniche a Milano ma il riscatto non sarà un obbligo

«Maniche? È fatto. Siamo agli ultimi dettagli ma posso dire che è un affare praticamente chiuso». Parola di Massimo Moratti che ha mantenuto tutti sul filo dall’apertura del mercato invernale e ora si sbilancia. Qualcosa si era intuito quando si è notato dalle parti di via Durini il suo procuratore Jorge Mendes in compagnia di un dirigente dell’Atletico di Madrid.
Maniche aveva già detto la sua: «Voglio l’Inter. Sono così deciso che in questi giorni ho rifiutato quattro proposte di altri club. So bene che se tutto si concluderà per il meglio andrò in una squadra tra le più forti al mondo e quindi non potrei avere la certezza della maglia, ma voglio giocarmi le mie carte, anche per conquistarmi un posto per l’Europeo di giugno. Non sono un piantagrane come possono confermare i miei compagni con cui ho un ottimo rapporto. Ciò che conta è che sto bene e che sono pronto».
Questi sarebbero i dettagli dell’affare: Maniche arriva all’Inter in prestito con diritto di riscatto non obbligatorio, condizione inizialmente posta dall’Atletico.

Sarà a Milano nel prossimo fine settimana, l’Inter paga la metà del suo ingaggio fino a giugno, 1,7 milioni di euro, per riscattarlo ne occorreranno altri sei.

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