Addio Clemons sassofonista di Springsteen (e di tanti altri)

E d’ora innanzi chi lo suonerà, quel bellissimo assolo di Born to run, adesso che Clarence Clemons se ne è andato d’un botto, a 69 anni, fulminato in pochi giorni da un ictus? Era la terza dimensione della E Street Band, il musicista che dava profondità con il suo sax al rock di Bruce Springsteen che ieri sul suo sito ha scritto: «Con Clarence accanto a me, siamo stati capaci di raccontare una storia ben più profonda di quella contenuta nella nostra musica». Disgraziata fine, la sua. Era un colosso, quasi due metri. Ma da tempo soffriva. E le rotule. E le anche. E qualche impiccio diabetico qui e là. Meno di anno fa aveva detto: «Viste tutte le operazioni che ho subito, non rimane molto spazio libero dentro di me: sono totalmente bionico». Nella sua ultima esibizione in Italia si sedeva spesso tra una canzone e l’altra e sul palco era penosamente immobile. Però l’ultima volta che è stato visto - nella penombra alla finale di American Idol con Lady Gaga, per la quale ha inciso due soli di sax nell’ultimo disco - sembrava quasi in salute.

E proprio nel video The edge of glory di Lady Gaga, appena pubblicato, suona a modo suo, corposo e virulento, lo stesso modo che ha affascinato Ringo Starr, Aretha Franklin e tutto quel bendidio di artisti che negli anni ha fatto di tutto per averlo accanto. Un assolo che è il testamento di chi se ne è andato lasciando la propria musica ancora accesa. E altissima.

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