Addio al modaiolo «happy hour» Milano lancia lo «Scapigliativo»

Un’allegra parata di musicisti e giocolieri segnerà oggi l’arrivo del nuovo aperitivo con una festa allo storico bar Zucca in Galleria

Addio al modaiolo «happy hour» Milano lancia lo «Scapigliativo»

Francesca L. Caetani

Si chiama «Scapigliativo» ed è l’ultima frontiera dell’aperitivo che arriva per la prima volta in Italia, a Milano, nello storico Bar Zucca in Galleria, in piazza del Duomo 21. A celebrarne l’arrivo, oggi alle ore 18,30, sarà una vera e propria parata, uno spettacolo con artisti di strada, giocolieri e musicisti che, da piazza Cairoli sfilerà fino al Duomo. Dopo New York, Londra, Parigi e Berlino, ecco servito il nuovo aperitivo. L’Happy Hour, quindi, sembra aver fatto il suo tempo, secondo l’opinione di sociologi, esperti e trend setter, soppiantato, invece, dal trasgressivo «Bohaperitif» o «Scapigliativo», emblema di un neonato movimento, simbolo di una nuova generazione, la «tribù» dei Neo-Scapigliati. La tendenza non poteva che partire da Milano e da uno dei posti più «retrò» - e per questo rivoluzionari -: lo storico Bar Zucca che proporrà un cocktail retrò-trasgressivo a base di Zucca, ghiaccio e Vanil shakerati e una festa in salsa felliniana, dal titolo «Fuori di Zucca Scapigliativo parade», facendo rivivere le atmosfere bohèmien degli studenti poveri o presunti tali che, alla fine dell’Ottocento, erano amanti dei piaceri notturni e delle novità in fatto di costumi e arte. Il New-Bohèmien, oggi, ha spesso ideali artistici ai quali non rinuncia mai, non cura forma né apparenza e preferisce la spontaneità, la creatività, l’individualità e l’affermazione del proprio modo di essere. Al centro, poi, c’è il desiderio di liberarsi da schemi e convenzioni, comunicando attraverso la propria «arte».
Gli Scapigliati del terzo millennio faranno emergere la loro singolarità nelle strade e nei locali dei «quartieri degli artisti», da sempre luoghi di sperimentazione e di incontro di culture e l’aperitivo sarà il fulcro di questa «rivoluzione», riscoprendo vecchi sapori, snobbando ambienti patinati e modaioli, con la voglia di semplicità e di cocktail leggeri, a base di ingredienti più retrò, come rabarbaro, Vanil, bitter, crema di cacao, vino, senza vertiginosi piatti traboccanti, stile mensa aziendale, sostituiti, invece, da finger-food, creativi e colorati piatti da gustare esclusivamente con le dita. Ciò che caratterizza il neo movimento, infine, sarà anche la volontà di esprimere la creatività nelle strade e nelle piazze con vere e proprie parate nate spontaneamente esclusivamente attraverso il passaparola tecnologico di sms, chat, forum e blog, con celebrazione della propria identità attraverso travestimenti paradossali, abiti, acconciature, barba e baffi in stile vintage che riportano all’epoca della Belle Époque, uscendo dalle convenzioni e dalle mode del momento, in una sorta di cortei di «protesta» pacifica e festosa per un fenomeno in piena evoluzione che si ripeterà il 14 maggio, dalle 18.

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