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Addio occhi a mandorla: a Tokyo si rifanno lo sguardo

Addio occhi a mandorla: a Tokyo si rifanno lo sguardo

Elena Jemmallo

A Tokyo gli occhi a mandorla sono fuori moda. Allo stile orientale con sguardo languido e palpebra a scomparsa, ora le teenager (ma non solo loro) del Sol Levante preferiscono gli sguardi più intensi e le linee rotondeggianti delle coetanee occidentali.
A dettare il nuovo canone di bellezza non è questa volta un guru dell’alta moda, ma una tendenza dilagante in tutto il Giappone. A dimostrarlo sono i numeri snocciolati dal Jujin Hospital della capitale nipponica: gli interventi di chirurgia estetica all’occhio stanno aumentando al ritmo del 20 per cento l’anno. Un vero e proprio boom che coinvolge non più solo attrici e donne famose dello spettacolo, che vogliono sentirsi il più possibile europee, ma anche studentesse e impiegate di estrazione sociale media. L’intervento, dopotutto, costa in media 150mila yen, che corrispondono a poco più di mille euro: uno stipendio mensile di inizio carriera. Insomma, se è vero che la bellezza è fatta di piccoli dettagli, l’occhio tondo diventa un «must» per chiunque si sia stancato di guardare nello specchio quell’aria «triste» tipica dello sguardo asiatico.
E così in epoca di globalizzazione anche la definizione di bellezza si appiattisce su modello unico: quello del cinema e delle top model famose. Ne sa qualcosa Fumihiko Umezawa, uno dei più noti chirurghi estetici giapponesi e presidente della «Japan Foundation of aesthetic», che ogni anno opera centinaia di ragazzine giapponesi che inseguono il mito della palpebra rotondeggiante. Umezawa prova a dare una spiegazione più profonda al fenomeno, che non sia la semplice imitazione della bellezza stereotipata: «Anche il desiderio di sentirsi sempre giovani e belle avendo quello che non si ha per natura - ha spiegato il medico -, ovvero un viso considerato più armonioso e affascinante con tratti differenti rispetto alla razza asiatica». Non a caso, a spopolare è anche il nasino alla francese.
Omologazione o diversivicazione. Fatto sta che in Giappone l’occhio rotondo è già un business. A sottoporsi all’intervento sono soprattutto le giovanissime tra i 18 e i 23 anni, ma non si tirano indietro le donne più mature, dai 35 ai 40 anni. «Oggi - spiega il dottor Umezawa - le cose stanno cambiando: le donne sono sempre più autonome, indipendenti e detentrici anche di un potere economico. Sono diventate cioè più esigenti, anche per quanto riguarda l’estetica». Ma non solo le donne vogliono a tutti costi sembrare più europee.

La nuova tendenza coinvolge anche il mondo maschile: «Il modello di bellezza occidentale sta convolgendo sempre di più anche gli uomini, che scelgono di adeguarsi ai nuovi modelli di bellezza prediletti dalle donne, anche sottoponendosi agli interventi per occhi all’occidentale».

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