Francesca Scapinelli
Per abitudine forse qualcuno continuerà a chiamarlo l«Universal». Ma questa etichetta non appartiene più allo storico edificio di via Bari che, dopo mezzo secolo, torna a essere teatro Italia. La sede del Dopolavoro ferroviario, costruita nel 1930 come teatro del quartiere Italia e dagli anni Sessanta trasformata in cinema, recupera ufficialmente la destinazione originaria: quella di palcoscenico di prosa, su cui il sipario è pronto ad alzarsi al termine di un restauro durato sette mesi. «Non escludiamo di riportarvi in futuro anche la musica, così come era nel dopoguerra - annuncia il direttore artistico, Pietro Longhi -. Ma per ora è la prosa, la grande prosa, a riprendere il suo posto».
A inaugurare la stagione, questa sera, è la commedia Servo di scena di Ronald Harwood, con interpreti del calibro di Nando Gazzolo e dello stesso Longhi, assieme allattrice Lorenza Guerrieri, diretti da Silvio Giordani (repliche fino a domenica 12 febbraio). La commedia racconta la giornata finale dellattore Sir Ronald, dietro le quinte di un teatro durante un bombardamento, nel 40. Ironia e amarezza si intrecciano nella storia dellistrione, in cui entrano anche amore, gelosia, egoismo, fedeltà, e su tutto incombe la guerra. Il giorno di San Valentino debutterà invece Il grande croupier, unopera di e con Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, con la regia di Massimo Navone (fino al 26 febbraio). Si tratta di uno spettacolo di parole e musica in cui Pupo si racconta, tra vero e verosimile, dai primi passi nel mondo della canzone alle tournée nella Russia di Gorbaciov fino allattuale popolarità televisiva. Non manca la rivisitazione di alcuni successi del cantante e di artisti quali Gaber, De Andrè, Battisti, Ivan Graziani. Dal 28 febbraio al 12 marzo sarà di scena una pièce di Eduardo Tartaglia, intitolata I fiori del latte, interpretata e diretta dallo stesso autore. Il titolo, di reminiscenza baudelairiana, si riferisce invece a un caseificio campano, che il protagonista Aniello Scapece sta per aprire dopo lunghi sacrifici. Ma un inconveniente lo porrà di fronte a una scelta cruciale, tra ambizione e dovere.
Il 14 marzo salirà sul palco Paolo Poli, impegnato con Ludovica Modugno e Mauro Marino nel Ponte di San Luis Rey, adattamento dall'opera di Thornton Wilder diretto da Poli (fino al 2 aprile). Torna a calcare le scene poi Alba Parietti, nella commedia Nei panni di una bionda di Axelrod, regia di Gino Zampieri (dal 18 al 30 aprile).
Teatro Italia, via Bari 18. Biglietto intero 22 euro. Abbonamenti a prezzo speciale per i giovani fino a 18 anni. Informazioni e prenotazioni allo 06.44239286.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.