La sola polemica interessante di Sanremo non ha avuto alcun seguito. Tutti a ossequiare la pietà catodica evocata dai matti di Simone Cristicchi, queste povere anime che la società rinchiude nei lager perché non sono inseriti, sono degli strambi, dei farfuglioni, dei vagabondi che non sono altro. Mancava solo un bel numero in sovrimpressione così da poter mandare due soldi a un'associazione bohémien che sperimenta nuove terapie basate sulla preparazione di marmellate biologiche. E mancava solo, al telegiornale, che dessero notizia dell'ultimo malato mentale che ha ucciso qualcuno: sette vittime negli ultimi tre mesi, roba sufficiente perché il teleutente sanremese, ancora caldo di lacrimuccia, lamentasse poi tipicamente: ma com'è possibile che certa gente circoli liberamente per le strade? È possibile, perché stiamo ancora scontando il detto di Franco Basaglia secondo il quale è la società che trasforma i matti in matti.
È possibile perché lo Stato toglie soldi alle strutture psichiatriche e lascia i medici a un destino spesso pericoloso. La canzone di Cristicchi non dice che la maggior parte dei matti non solo è curabile, ma va curata. Magari più tardi, che ora c'è il Dopofestival.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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