Adriano è disperso, ostaggio della favela

Il brasiliano non sale sull'aereo insieme a Julio Cesar. Lo cerca anche il suo agente. E in Brasile qualcuno dice: è a casa sua, costretto dai narcos

Adriano è disperso, 
ostaggio della favela

L’Imperatore notturno non è arrivato, non è neppure certo che sia qui nelle prossime ore. Lo cercano sia la madre che il suo procuratore Gilmar Rinaldi. Ma non sono preoccupati per lui, inghiottito dai compagni di Vila Cruzeiro, la favela a nord di Rio de Janeiro dove è nato e dove trova ancora gli amici d’infanzia e il loro calore, dove si sente protetto e ha tutto e tutti a disposizione, imperatore di baracche con il tetto di latta, ma sempre imperatore. Mai come adesso Adriano Leite Ribeiro ha la possibilità di scegliere cosa fare del suo sinistro atomico e della sua testa di plastica. Dicono sia ostaggio dei narcotrafficanti di Vila Cruzeiro, gente che gli chiede di rimanere lì dove può fare tutto ciò che vuole, lontano dagli aerei che non prende, dai barbecue con la famiglia scambiati per orge, dalle moviole che lo scolpiscono mentre lavora di braccio e da un calcio europeo dove forse ha già dato, a soli 27 anni. Gilmar Rinaldi ha detto di averci parlato in questi giorni: «Ma non del suo futuro all’Inter». Il contatto con la società c’è stato, Rinaldi vide Marco Branca per tentare un rinnovo del contratto di 5 milioni a stagione in scadenza a giugno 2010, il dirigente nerazzurro propose un ritocco in basso a tre milioni, prendere o lasciare. Storia recente. A quel punto sono uscite le dichiarazioni del procuratore che avevano l’obiettivo di dare ancora un’immagine possente di Adriano: «Un giocatore in scadenza di contratto a un anno dal mondiale ha tanti pretendenti». L’Inter non ha indietreggiato, il fastidio di pensare Adriano in rossonero ha tolto altra serenità al presidente, ma il Milan ha sempre smentito e proprio ieri lo stesso Rinaldi ha capito che si può osare, non esagerare: «Il Milan è un’ipotesi inesistente».

I suoi barbecue hanno la medesima credibilità a Milanello e ad Appiano Gentile, così come a Rio dove i due principali quotidiani Extra e Meia Hora hanno pubblicato foto e dichiarazioni dei partecipanti alle innocenti grigliate nel giardino di casa. Rinaldi ha capito qualcosa, ha fatto sapere a Branca che a quattro a stagione Adriano firma, ma l’Inter continua a non recedere. Eppure Mourinho lo ha tirato fuori un paio di volte dalla buca, lo ha difeso, gli ha dato nuovamente credito. Ora è proprio tutta roba sua, gli daranno una multa, fuori a Udine, capirai, si è parlato anche di un possibile addio al calcio. Fantasie. Un calciatore non smette mai di giocare a pallone, specie se trova qualcuno che lo paga per farlo e Adriano a Rio troverebbe subito un club disposto a farlo vivere alla grande proprio come piace a lui. Quanto basta per fare l’imperatore a casa sua: «Ho un contratto in scadenza - ha detto -, valuterò con molta attenzione il mio futuro».

Proprio quello che gli hanno sempre chiesto Moratti, Mourinho e i compagni di squadra. Ma a Vila Cruzeiro si sta meglio. Ogni tanto arriva la narcotici, scontro a fuoco, una decina di morti, ma poi tutto torna come prima, la chiamano Vila Dipinta, un paradiso.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica