da Torino
Sconfitta che fa male. Perché in fondo, e neppure tanto in fondo, i ragazzi nerazzurri sapevano che sarebbe stata battaglia, ma sapevano anche che negli ultimi due scontri diretti erano usciti vincitori. «Invece, credo che la Juve - spiega Roberto Mancini -, abbia mostrato quella cattiveria, quella voglia di vincere la partita che noi proprio non avevamo. Questo è il dispiacere più grande che ho, perché potevamo fare di più, gli attaccanti potevano cercarsi di più, invece loro sono riusciti a schiacciarci nel primo tempo e nel secondo, dove noi siamo stati più bravi, ci è mancato il gol che avrebbe potuto cambiare la partita. Ibrahimovic? È bravissimo a tenere palla, a far salire la squadra, e a non perdere palla, è stato fondamentale nel primo tempo». Gli chiedono degli errori sui calci di punizione, visto che entrambi i tiri sono passati nella barriera: «Errori? Lunico è quello di aver dormito quando è partito il tiro. Il buco fra Martins e Samuel? Se la palla passa cè sicuramente lerrore».
Il tecnico interista descrive poi lo stato danimo dei giocatori: «Rilassati? No, troppo tesi. Ora, però, nessun dramma, anche perché siamo alla sesta di campionato, gli ho detto che adesso bisogna vincere le prossime 32.
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