Adriano Il procuratore batte cassa Moratti: «Rescissione possibile»

È durato circa due ore il colloquio di Gilmar Rinaldi con il vicepresidente Rinaldo Ghelfi e il direttore tecnico Marco Branca. L’agente di Adriano ha provato inutilmente a battere cassa, l’Inter si è detta disposta a non chiedere danni. Le intenzioni della società erano state anticipate dal presidente: «La rescissione potrebbe essere una delle soluzioni - aveva commentato in mattinata Moratti-. Sono tre anni che si parla di Adriano, adesso stiamo cercando di capire quale sia la soluzione più intelligente e giusta. Ma non credo che lui agisca in questo modo per cattiveria. Il Milan? Non possiamo negare la libertà a nessuno». Una risposta che tumula la favola dell’Imperatore all’Inter e anche un passato di Moratti votato al buonismo a palla.
E dal Brasile l’ex centravanti Tostao rincara la dose: «Adriano ha voluto seguire l'esempio di Ronaldo. Lui era andato bene nei mesi che ha passato nel San Paolo, ha visto che Ronaldo è riuscito a ottenere un buon contratto e a guadagnare un sacco di soldi anche in Brasile, e ha voluto fare altrettanto. Altro che squilibrato, quello di Adriano è stato un atteggiamento molto razionale». Rinaldi ha tentato di mostrare ottimismo: «Adriano non c’era, quindi adesso torno in Brasile e gli spiego tutto.

Si è parlato di rescissione? Non posso dire nulla, Adriano ha chiesto un paio di mesi per fare le sue cose. Non so se sia ancora un calciatore, è una domanda da rivolgere a lui». L’Inter era pronta a rescindere il contratto, Rinaldi torna a Milano fra una settimana.

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