Paolo Giovanelli
da Milano
Aem accelera verso la soluzione della vicenda Atel, il gruppo svizzero di cui detiene già il 5,8%: ieri il presidente della società milanese, Giuliano Zuccoli, ha detto di aver presentato assieme alla svizzera Bkw unofferta per il 55,6% che Ubs possiede in Motor Columbus, la holding che a sua volta controlla il 58% di Atel. Lofferta, ha aggiunto, «è alternativa a quella presentata da una cordata svizzera guidata da Eos insieme ad altre società elvetiche», ma non avviene in un clima di rivalità con laltro grande azionista di Atel, quella Edf che è socia di Aem nellacquisto di Edison. Edf, che attualmente ha circa il 20%, punta a salire al 25%, mentre Aem arriverebbe al 20% di Atel, con la bernese Bkw che deterrebbe anchessa una quota intorno al 20-25%. Eos, che già oggi ha il 15% di Atel, potrebbe rimanere o scegliere di cedere la sua partecipazione a Edf. Per acquisire la quota di Motor Columbus, Aem e Bkw sarebbero disposte a mettere sul piatto fino a 800 milioni di euro.
Tra le righe di quanto abbiamo riportato sopra ci sono parecchie novità: la prima è che la ripetutamente dichiarata «non volontà» di Edf di arrivare al controllo di Atel si è tradotta in una non belligeranza con Aem. Al gruppo francese basta mantenere un piede in Svizzera per godere della posizione strategica di Atel, e magari anche dei suoi ricchi dividendi. Edf non ha facilitato la vita ad Aem in Svizzera (come forse i milanesi si sarebbero attesi), ma neppure (a conti fatti) lavrebbe complicata più di quanto avrebbe potuto. Forse anche dopo aver valutato i pro e i contro della situazione italiana. E questo permette anche allaccoppiata Edf-Aem di procedere con più serenità nellOpa su Edison. E ieri il cda di Foro Buonaparte si è riunito e ha definito congrui i termini dellOpa, ma soprattutto ha rassegnato le dimissioni e convocato lassemblea per la nomina del nuovo cda il 28 e il 30 ottobre in prima e seconda convocazione. Il che fa pensare che per quella data lOpa dovrebbe essere conclusa.
Nei giorni scorsi era anche emerso un altro particolare, non trascurabile: dopo che Bkw si era vista respingere la sua offerta alcune settimane fa, assieme ad Aem si era fatta un po di conti e le due società avevano deciso di fare un rilancio più consistente, che puntualmente è arrivato. Se mai, la nuova offerta è stata presentata un po in anticipo rispetto alle previsioni, e questo ha fatto pensare che tutta la vicenda stia subendo unaccelerazione.
Anche perché gli svizzeri devono essersi fatti a loro volta un po di conti: per esempio possono aver valutato quanto pesa il mercato italiano sul loro giro daffari.
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