da Milano
Una flotta di aerei spia robot equipaggiati con potenti telecamere vigileranno sui confini dell'Europa per combattere immigrazione illegale e terrorismo. Secondo quanto riferisce il domenicale britannico «Independent on Sunday», i droni pattuglieranno in particolare i cieli sopra le coste del Mediterraneo e dei Balcani.
I pattugliamenti con aerei senza pilota fanno parte di un programma da 1,4 miliardi di euro voluto dalla Commissione europea per equipaggiare le forze di polizia europee, gli addetti alle dogane e le pattuglie di frontiera con strumenti ad alta tecnologia. Il velivolo, denominato Uav - Unmanned aerial vehicle - è già in uso dal governo belga per l'intercettazione di tanker che sversano illegalmente petrolio nel mare del Nord. Numerosi capitani sono gia stati legalmente perseguiti. «La Commissione europea - scrive il giornale - ora vuole usare simili droni, che possono avere un'apertura d'ala di sei metri e pesare solo 195 kg, per pattugliare le coste del Mediterraneo e dei Balcani dove immigrati illegali cercano di entrare nell'Unione europea».
I velivoli militari a controllo remoto attualmente in uso sono dotati di una telecamera sul muso che rimanda al suolo, alloperatore, le immagini via satellite, un sistema di navigazione inerziale (Gps), o anche un apparato di «navigazione attraverso ricognizione automatica del suolo», ossia una mappa nel cervello elettronico del terreno che deve sorvolare: che è appunto il modo in cui volano, e arrivano sul bersaglio, i missili da crociera.
Il progetto segue a ruota quello degli Stati Uniti che, già nei prossimi mesi, saranno sorvegliati da un esercito di robot volanti che garantiranno la sicurezza, un po meno la privacy, di tutti i cittadini.
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