Roma

Aeroporti, giorno-record: 100mila transiti

Roberto Filibeck

Il massiccio rientro della popolazione vacanziera romana dalle ferie estive ha messo a dura prova persino due efficienti strutture aeroportuali come gli scali di Fiumicino e Ciampino, nei quali solo ieri sono transitati più di centomila passeggeri. Turisti in maggioranza romani, partiti anche solo per fare delle vacanze «mordi e fuggi», ma che non hanno per questo rinunciato di visitare capitali europee come Madrid, Barcellona, Budapest, Monaco, Vienna, Copenhagen, oppure le sempre gettonate mete che si affacciano sul Mar Rosso come Hurghada e Sharm el Sheikh, dove la grande paura per gli attentati terroristici del 23 luglio scorso, almeno a giudicare dal grande afflusso di turisti sia in partenza che in arrivo, sembra essere solamente un lontano ricordo.
Per la società di gestione, «Aeroporti di Roma», l’intera «macchina organizzativa» nel suo complesso ha comunque funzionato a pieno regime, grazie anche all’impegno del personale aeroportuale; malgrado in questo periodo sia sotto organico, infatti, l’assistenza ai turisti - assicurano - è sempre rimasta su «standard elevati».
Inevitabili, nonostante tutto, i disagi e qualche disservizio ritenuti comunque più che accettabili se solo si pensa che tra venerdì scorso e domenica, tra arrivi e partenze, sono stati oltre trecentomila i passeggeri transitati nel solo scalo aeroportuale di Fiumicino; circa duemilaseicento il numero dei movimenti di aeromobili nell’arco dei tre giorni, decine di migliaia le valigie lavorate dal BHS, il sistema automatico di smistamento dei bagagli. Alcuni voli, infatti, ieri sono partiti in ritardo proprio per il grande afflusso di passeggeri in transito, con punte comprese tra i trenta e i sessanta minuti.
Ma le file più lunghe di viaggiatori si sono formate già a partire dalla prima mattinata in corrispondenza dei varchi doganali e nel settore dedicato al ritiro dei bagagli, soprattutto in corrispondenza dei voli turistici in arrivo strapieni di passeggeri da località come Sharm el Sheikh, Hurghada, Djerba, Mars Salam, Cancun, Valencia, Palma de Mallorca e dalle isole del «mare nostrum». In questi settori dedicati, infatti, non sono mancati i disagi legati ai ritardi nella riconsegna delle valigie, che in alcuni casi hanno superato abbondantemente anche i sessanta minuti. A complicare ulteriormente la situazione, già di per sé critica nei due scali aeroportuali romani, sono state anche le misure di prevenzione straordinaria predisposte sabato scorso dalla sanità aerea per evitare eventuali rischi di diffusione dell’H5N1, il virus che ha infettato allevamenti di polli in alcune regioni del Continente asiatico.

A Fiumicino e Ciampino i controlli su persone, merce e generi alimentari importati provenienti dalla Cina e dalla Russia - che sono stati particolarmente minuziosi - hanno rallentato ulteriormente il flusso dei passeggeri che facevano il loro ingresso in Italia.

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