Aeroporti, la paura sui viaggi di Capodanno

MilanoIl terrore sulle vacanze di Capodanno. Il terrore dell’aeroporto, delle valigie, dei passeggeri. Il fallito attentato su un volo della Delta Northwest Airlines fa piombare di nuovo tutti nella paura alla vigilia di uno dei momenti in cui maggiore è la concentrazione di viaggiatori in tutto il mondo. E così già da ieri è stata rafforzata la sicurezza negli aeroporti e anche in Italia si alza il livello di guardia, pur in assenza di segnali specifici. L’Enac, l’ente nazionale aviazione civile, ha disposto l’intensificazione di tutti i controlli sui voli in partenza dagli aeroporti nazionali con destinazione Usa. Lo stesso presidente dell’ente, Vito Riggio, ha sottolineato che la «vigilanza è massima», anche a seguito delle richieste arrivate dalle autorità americane. Sebbene non abbia comportato conseguenze pesanti, l’episodio accaduto oltreoceano ha fatto riemergere in America le paure, mai sopite, legate all’11 settembre. L’attentatore, un 23enne nigeriano che dichiara di appartenere ad Al Qaida, ha cercato di innescare una piccola carica esplosiva mentre l’aereo, decollato da Amsterdam, stava per arrivare a Detroit con a bordo 278 passeggeri. E sono stati proprio alcuni dei passeggeri a bloccare l’uomo e a immobilizzarlo.
In Italia l’Enac ha fatto sapere di aver intensificato i controlli sui voli diretti negli Stati Uniti, aumentando anche i controlli manuali su tutti i passeggeri, così come richiesto anche dal Tsa, il Transport security administration, l’autorità statunitense per la sicurezza. «Siamo in uno stato di assoluta vigilanza - ha dichiarato Riggio -. Siamo passati al livello massimo di allerta, almeno fino a quando non saranno chiariti i dettagli di un’ipotesi di attentato. Noi - ha aggiunto - eravamo comunque già pronti e per i passeggeri italiani non c’è stata alcuna modifica. Per noi la minaccia del terrorismo è endemica dal 2001».
A Fiumicino, precisa il direttore della V Zona della Polaria, Antonio Del Greco, «sono particolarmente intensificati i controlli per i voli cosiddetti sensibili che prevedono un ulteriore screening dei passeggeri». Verifiche che sono particolarmente «accurate non solo per i voli diretti negli Usa, ma anche in Israele e Inghilterra; abbiamo, per questo, nostro personale specializzato - spiega Del Greco - che accompagna i passeggeri fin sottobordo e il controllo è assolutamente minuzioso sia sul passeggero che sul bagaglio da stiva e a mano». Il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano sottolinea che «le misure di sicurezza e di prevenzione sono elevate come sempre e non conoscono rallentamenti, nonostante i momenti di maggiore afflusso di persone. Questo lavoro - spiega - viene svolto su due fronti: quello più stretto dei controlli, e credo che chiunque abbia in questo periodo pratica di aeroporti possa constatare come non ci sia alcun allentamento; e quello che riguarda un profilo più a monte, relativo ai soggetti che possono apparire a rischio. Un’attività, quest’ultima, per forza di cose nascosta, ma non per questo meno effettiva e meno efficace».
Ma il livello di allerta è alto in tutta Europa. L’autorità aeroportuale britannica (Baa), che gestisce anche l’aeroporto londinese di Heathrow che è il primo in Europa per numero di passeggeri, ha fatto sapere che potrebbero verificarsi ritardi e rallentamenti nelle procedure di controllo, in seguito al potenziamento delle misure di sicurezza da parte delle compagnie aeree, trattandosi tra l’altro del periodo natalizio, uno dei più impegnativi dell’anno.
Misure di sicurezza rafforzate anche su tutti i voli in partenza per gli Stati Uniti dall’aeroporto parigino di Roissy-Charles De Gaulle, ha annunciato la sottoprefettura di Roissy.

Così come un portavoce dell’autorità aeroportuale di Bruxelles ha fatto sapere che i passeggeri saranno sottoposti a maggiori controlli e che queste procedure di sicurezza potenziate saranno in vigore almeno fino al 30 dicembre.
I responsabili tedeschi hanno invece reso noto che stanno considerando la possibilità di accrescere le misure di sicurezza, ma che provvedimenti non sono ancora stati presi.

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