Antonio Lodetti
da Milano
Si chiamano Afterhours - dallomonimo brano di Lou Reed -, sono milanesi e stanno per conquistare lEuropa e gli Stati Uniti. Lo scorso aprile il loro cd Ballate per piccole iene è volato al secondo posto della nostra hit parade (trionfando anche al Premio Tenco). Un disco di grande personalità, ai confini del rock, che esce in questi giorni in versione inglese - col titolo Ballads For Little Hyenas - pronto a conquistare il mercato angloamericano. Così come gli Afterhours, che ieri sono salpati per il loro tour europeo (debutto a Barcellona e gran finale a Roma il 4 aprile) prima di affrontare, da maggio, il pubblico americano partendo da Los Angeles. Una delle poche band che fa breccia nella terra del rock, come fece la Pfm nei gloriosi anni Settanta. «Non andiamo a caccia del successo - dice il leader Manuel Agnelli - perché non siamo una band di moda alla Franz Ferdinand. Siamo un gruppo di rnr che non assomiglia a nessun altro; siamo orgogliosamente rock senza imitare i grandi gruppi americani». Soddisfazione dunque, ma niente euforia e atteggiamenti da star, anzi. «Paradossalmente il nuovo cd è nato in un periodo di sbando interiore che contrasta con un momento professionale così bello. Abbiamo quarantanni e siamo vecchi per riconoscerci in ciò che succede intorno a noi: stiamo ancora cercando di capire chi siamo». Questa nuova, importante esperienza è per gli Afterhours solo un modo per ripartire da zero. «È fantastico suonare in posti dove siamo dei perfetti sconosciuti, con la libertà totale di essere noi stessi. Dopo 15 anni i nostri fan hanno unimmagine precisa di noi, siamo come imprigionati in un involucro, per bello che sia. Invece allestero siamo vergini». Unico obiettivo dichiarato: «Due nuovi album, uno in inglese e laltro in italiano perché odiamo i dischi misti». Nonostante le collaborazioni con guru del rock alternativo come Greg Dulli (ex Afghan Whigs) e Mark Lanegan (Screaming Trees e Queen of the Stone Age). «In America saliranno sul palco con noi anche Dulli e Lanegan, comunque suoneremo anche brani in italiano per mantenere la nostra identità».
Songs For Little Hyenas ha veramente un suono internazionale. «In italiano se gioco con le parole dicono che sto osando, in inglese invece che sto sbagliando; quindi scrivendo e cantando in inglese devo ridimensionare laspetto linguistico. Anche in questo cerco credibilità». Ma il segreto del successo Agnelli e compagni non lo svelano, o forse sì. «Dal vivo mettiamo sul piatto energia ed emozionalità; magari tra i giovani di oggi senti suoni freschi, look migliori del nostro ma manca la vera tensione emotiva.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.