Le agenzie Onu: aiuti agli esuli per 5,5 miliardi nel 2019-2020

La guerra in Siria è finita, piaccia o non piaccia come. Eppure ci sono ancora resistenze e ostacoli per il rimpatrio degli oltre sei milioni di rifugiati

Le agenzie Onu: aiuti agli esuli per 5,5 miliardi nel 2019-2020

La guerra in Siria è finita, piaccia o non piaccia come. Eppure ci sono ancora resistenze e ostacoli per il rimpatrio degli oltre sei milioni di rifugiati sparsi fra Libano, Turchia, Giordania, Irak ed Egitto. Le agenzie delle Nazioni Unite e le Ong partner (circa 200) hanno stilato recentemente un piano regionale da 5,5 miliardi di dollari per assistere i rifugiati nel 2019-2020. Nel 2019 per il solo Libano è previsto un budget di oltre 560 milioni. Gli esuli siriani vivono nei campi profughi in condizioni disperate e di estrema povertà, eppure sono pochissimi quelli che fanno rientro in patria. Il cardinale Bechara Rai, patriarca maronita libanese, spiega perché. «Purtroppo l'Unione europea non vuole separare la situazione politica in Siria dal ritorno dei profughi. Questo vuole dire: Profughi siriani, rimanete in Libano». «Un terzo della popolazione libanese vive sotto la soglia della povertà - ha detto Rai - e il 40% è disoccupato. Come fa a ospitare un milione e mezzo di profughi?». Il cardinale ha perciò invitato i profughi siriani a rientrare nelle zone sicure «altrimenti ci saranno due guerre: una che distrugge le pietre e una che distrugge l'identità e la cultura».

Il Libano, con 4,4 milioni di abitanti, ospita al proprio interno circa 1,5 milioni di siriani. È il Paese che ha il maggiore numero di siriani per densità di popolazione: oggi, una persona su quattro è un profugo siriano.

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