Cronache

Aggredite mentre pregano sulla tomba

«È una vergogna. Bisogna aver paura anche di andare al cimitero a portare un fiore sulla tomba dei propri cari. Dobbiamo vivere nella paura che qualcuno ci scippi o ci faccia del male anche davanti ai nostri defunti. Non siamo più padroni di fare nulla».
A lamentare l'increscioso episodio sono due sorelle, Emilia e Anna Maria Novelli, «colpevoli» soltanto di aver deciso di far visita sabato pomeriggio ai propri cari sepolti nel cimitero di Sant'Ilario, sopra Nervi. Lì nascosto tra le rampe, un romeno ha cercato di rubare loro le borsette, minacciandole con la forza. Insulti e male parole hanno fatto il resto.
«Tutto si è consumato verso le 15.30. Approfittando della bella giornata abbiamo deciso di andare al cimitero. Come di consueto abbiamo percorso le scalinate che ci portano davanti alla tomba di famiglia. Non c'era nessuno, o almeno così credevamo - spiegano Emilia e Anna Maria -. All'improvviso abbiamo iniziato a sentire dei rumori strani, ci siamo affacciate e abbiamo visto un romeno che aveva già aperto le nostre borse. Scoperto, lo zingaro ha cercato di giustificarsi dicendo che stava cercando alcuni partigiani morti in guerra e lì sepolti. Irritate abbiamo iniziato a urlare spiegando che le persone che cercava non erano di certo nelle nostre borse. All'improvviso la situazione è precipitata. L'uomo si è avvicinato e ha iniziato a minacciarci. Imprecava e melediceva la cristanità. Sono stati attimi di paura, abbiamo settantotto e settantacinque anni e non possiamo mica scattare come due gazzelle. Fortunatamente all'improvviso il malvivente ha deciso di allontanarsi, lasciandoci lì in preda alla paura». L'indomani, dopo aver trascorso una notte ancora in preda all’agitazione per la paura, le due donne hanno denunciato il fatto alla stazione dei carabinieri di Nervi e hanno poi chiamato il guardiano del cimitero, che ha spiegato che il sabato e la domenica il cimitero resta incustodito.


Il Comune ha infatti deciso che in questi due giorni il custode ha solo l'obbligo di aprire e chiudere i cancelli, mentre durante la settimana resta sorvegliato.

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