Stefania Scarpa
È già libero il senegalese arrestato mercoledì scorso dopo aver aggredito, insieme ad un gruppo di altri extracomunitari, cinque vigili urbani in servizio antiabusivismo in via della Conciliazione. Il giudice, nonostante il pm avesse chiesto la misura cautelare in carcere, ha convalidato larresto e ha disposto che limputato attenda il processo, fissato il prossimo 20 aprile, fuori di prigione. Intanto la «mattanza» contro gli agenti della municipale continua. Ieri notte sono state lanciate due bottiglie incendiarie contro il comando del XV municipio in via di Poggio Verde. Gli ordigni sono esplosi allinterno dellautoparco dove erano ferme molte vetture di servizio, nessun danno alle persone. «Passeremo dallo stato di agitazione allo sciopero senza preavviso se lamministrazione comunale non inserirà allordine del giorno del Consiglio comunale larmamento dei vigili», attacca lOspol.
La scarcerazione del commerciante abusivo non fa che alimentare le polemiche. «Siamo molto amareggiati - commenta Marco Milani, dirigente sindacale del Sulpm e anche uno degli agenti malmenati - così non si va da nessuna parte e il giudice ha solo applicato la legge, per cui non si sa più con chi prendersela. Certo non sarà simpatico, ma cè il rischio che domani quellambulante abusivo sarà in via della Conciliazione a vendere magari merce contraffatta e, chiaramente, a deriderci perché tanto ormai lhanno capito tutti che se meni ad un poliziotto in Italia non finisci neanche in prigione». Gabriele Di Bella, segretario romano della Cisl polizia municipale, sottolinea le falle del sistema di contrasto al commercio abusivo: «Fa acqua da tutte le parti, ma anche quando riusciamo a portare a termine unoperazione è come andare a pesca con la rete bucata. Così come accaduto in altre città italiane è necessario siglare in prefettura il cosiddetto protocollo Napolitano, attraverso il quale venga pianificato un modello operativo che vede sinergie tra tutte le forze di polizia, ma che abbia un interfaccia con organismi della Procura». Di Bella ripropone anche il solito problema del personale insufficiente e dei mezzi inadeguati: «Per contrastare questo fenomeno servono risorse umane, ma siamo sotto di duemila unità e in queste condizioni non riusciamo a fare prevenzione, ma solo repressione».
Il comandante dei vigili urbani Giovanni Catanzaro getta acqua sul fuoco: «La magistratura fa il proprio dovere seguendo le regole. E il problema non è landamento dei fatti giudiziari, quanto quello che segue. Resta il fatto che la municipale deve continuare a fare quanto di meglio può fare». Anche sulla questione dellarmamento Catanzaro non si sbilancia: «È un argomento in discussione in consiglio e si tratta di una decisione politica. Larma può costituire un deterrente per la criminalità organizzata, ma basti pensare che il senegalese arrestato faceva parte di un gruppo in cui, quando è stato espulso un colpo intimidatorio in aria, alcuni hanno cercato di impossessarsi della pistola».
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