Al Qaida in Irak aveva nominato Ramadi «capitale dello Stato islamico», nel 2006. Ieri, in città, cè stato il passaggio di consegne: da oggi, non sarà più lesercito americano a mantenere la sicurezza, bensì le forze irachene. Sempre nel 2006, i marine combattevano una delle battaglie urbane più cruente della guerra in Irak, per strappare ai terroristi il palazzo del governo di Ramadi, capoluogo della più grande provincia irachena, Al Anbar. Abu Musab Al Zarqawi, leader di Al Qaida, ucciso nel 2006 da un bombardamento americano, aveva fatto della regione occidentale, che parte dai sobborghi di Bagdad e confina con Siria, Giordania e Arabia Saudita, la sua tana e anche da qui gestiva lafflusso di jihadisti in arrivo dai Paesi arabi confinanti, controllando le strade verso le frontiere, terrorizzando i viaggiatori.
Fino a pochi mesi fa, a Ramadi i terroristi tagliavano le dita agli uomini che fumavano in pubblico, uccidevano le donne che non si coprivano il capo. Nel 2004, a Falluja, città della stessa provincia, lesercito americano combatteva contro i terroristi un altro dei capitoli più sanguinosi dallinvasione del 2003.
Si tratta dellundicesima regione (su 18) che passa sotto il controllo di Bagdad, ma il valore simbolico della cerimonia di ieri è enorme. Proprio ad Al Anbar, dove il terrore ha più infierito sulla popolazione, le auto bomba hanno devastato mercati e le esecuzioni sommarie erano routine, le tribù sunnite verso la fine del 2006 si sono rivoltate contro Al Qaida, creando unalleanza con i militari americani mentre il surge, laumento di truppe del generale David Petraeus - che lascerà a breve il comando delle forze americane in Irak per andare alla guida dellUS Central Command -, portava i soldati nelle strade infestate dai miliziani. La collaborazione ha reso Al Anbar una delle province più sicure del Paese, come rivelava ieri il presidente George W. Bush, dando credito per i risultati «al coraggio delle nostre truppe, alle forze di sicurezza irachene, alle fiere tribù e ai civili di Al Anbar».
Nel cammino verso il ritiro delle truppe americane dallIrak, la cerimonia ufficiale tenutasi ieri nel centro di Ramadi - dove i segni dei combattimenti sono ancora visibili - è una pietra miliare. Nei giorni scorsi, funzionari americani e iracheni hanno parlato di intese su un accordo di massima che potrebbe portare a un disimpegno americano entro il 2011. Da febbraio a oggi il numero dei soldati americani ad Al Anbar è già sceso da 37mila a 25mila.
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