Dalla Fiat di Gianni (Agnelli) alla Fiat di John (Elkann), «l’erede inatteso che ha messo in salvo i gioielli di famiglia», come titolava ieri il Financial Times . È chiaro il messaggio che proviene dal lungo articolo-intervista dedicato a Elkann: quello di riconoscimento ufficiale, da parte del quotidiano della City, della nuova era avviata dal giovane presidente. A Elkann, dunque, nel doppio ruolo che si trova ora a ricoprire (tutore degli interessi della famiglia e custode della sua cassaforte; garante dinanzi al Paese degli impegni di sviluppo industriale e occupazionali presi per Fabbrica Italia) viene di fatto riconosciuto l’imprimatur alla rivoluzione copernicana che sta riguardando la galassia che a lui fa capo. Dall’aver individuato in Sergio Marchionne l’uomo giusto per risanare e rilanciare il Lingotto, all’accorciamento della catena del gruppo con la nascita di Exor, fino al via libera all’accordo con Chrysler, allo scorporo di Fiat e alla riorganizzazione della holding di controllo. In pochi anni, Elkann ha adattato l’impero ereditato dal nonno al nuovo corso dettato dalla storia, e al Financial Times non ha avuto problemi a riaffermare la disponibilità di Exor «a dare il massimo sostegno all’ipotesi di una diluizione della quota del 30% in Fiat, a fronte di un progetto finalizzato a creare una società di maggiori dimensioni»:in pratica l’unione con Chrysler che Marchionne sta via via portando a compimento. E proprio parlando di Marchionne, Elkann afferma che «non avremmo potuto avere un partner migliore».«Abbiamo fatto molto negli ultimi 10 anni- aggiunge - ; un chiaro allineamento dei nostri obiettivi, sostegno reciproco e rispetto per i ruoli: è questa l’essenza di una buona relazione. E poi - riferendosi sempre a Marchionne - possiede un enorme talento». Diversi i messaggi che il giovane numero uno lancia dalle pagine del Ft , anche allo scopo di verificare l’impatto sui mercati: da quelli riguardanti Fiat e Chrysler, a quelli strettamente legati allo sviluppo di Exor, la holding di famiglia (9 miliardi il valore netto degli attivi e 1 miliardo pronto per essere investitito) e della quale ha da poco assunto anche il ruolo di amministratore delegato. «Credo - spiega Elkann nell’intervista - che sia importante accettare la sfida con il mondo; ci sono moltissime opportunità, ma dobbiamo attrezzarci per essere in grado di affrontare meglio i problemi». Il giovane presidente, a dispetto dalla riservatezza che lo contraddistingue («se il nonno Gianni puntualizza il Ft- divenne famoso negli Usa per la sua celebre amicizia con John F. Kennedy, Henry Kissinger e Jacqueline Onassis, tutti suoi ospiti sulla Riviera Italiana, il nipote appare più discreto e sembra essere più attratto dall’energia imprenditoriale del Paese»), si è subito distinto per coraggio e determinazione, mettendo a segno una serie di operazioni impensabili per le generazioni che lo avevano preceduto. E anche sulla spinosa questione del ventilato trasferimento della sede di Fiat in America, Elkann ha ribadito che «andare all’estero non vuol dire che ciò che si trova in Italia si riduce; rappresentiamo un grande esempio di come una società italiana possa crescere all’estero e accettare la sfida dei mercati mondiali». E pensare che la vita del trentaquattrenne numero uno del gruppo Fiat sarebbe stata diversa, se non si fosse verificata una concatenazione di eventi, in primis la prematura scomparsa del cugino Giovanni Alberto, figlio di Umberto Agnelli. Il suo futuro avrebbe potuto essere quello di ingegnere alla General Electric o manager in un’azienda di famiglia: invece John, su indicazione del nonno, si è trovato improvvisamente catapultato alla guida di tutto. Ci è riuscito grazie agli insegnamenti ricevuti da Gianluigi Gabetti, il suo maestro, e alla sua «adattabilità», valore che Elkann attribusce all’« infanzia itinerante».
Ieri, intanto, è partita ufficialmente con le prime otto assunzioni la newco Fabbrica Italia Pomigliano. Dal Messico, invece, Marchionne ha dato il via alle vendite della Fiat 500 per il mercato Usa e quello cinese, e ipotizzato a Toluca la produzione di un secondo modello.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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