Brno «Ora tra Valentino e la Ducati cè una forte attrazione, ma è ancora presto per dire se scatterà lamore. Non si sa ancora se a Rossi piacerà la Ducati e viceversa. Sicuramente Vale avrà dei grandi stimoli, molti di più rispetto a quelli che sta avendo ora».
È il parere di Giacomo Agostini, campione indiscusso delle due ruote, una vera leggenda vivente. Anche lui come Rossi visse un passaggio importante nella carriera quando dalla Mv Agusta passò alla Yamaha, dopo aver conquistato con la casa italiana 13 dei suoi 15 titoli mondiali. «Valentino sarà molto motivato - prosegue il 68enne ex campione -. Vorrà dimostrare di aver fatto la scelta giusta e quindi vorrà vincere. Mi successe la stessa cosa con il passaggio alla Yamaha... Per ora il divorzio dalla casa giapponese può essere assimilato ad un invaghimento. Con la Yamaha, Vale ha passato sei anni, ma in un modo o nellaltro è sempre stato attratto dalla Rossa», aggiunge. Su chi dei due possa trarre maggior vantaggio da questo matrimonio (due stagioni, ingaggio annuo attorno ai 14 milioni di euro in gran parte pagati dallo sponsor tabaccaio della Rossa, ndr) Ago è prudente: «Se Valentino vincerà con la Ducati sarà un bene per tutti e due. Lui è un campione grande, che farà ancora dei risultati importanti; la Ducati ha tutta la voglia e linteresse a supportare le sue gesta... E poi tutti aspettavano questo matrimonio e Rossi ha valutato bene ogni cosa. La Ducati farà di tutto per tenerlo il più a lungo possibile».
Vero, come vero che Valentino e il proprio staff che lo segue dai tempi della Honda, metteranno ampiamente mano - daccordo con lingegnere Preziosi - alla Rossa a due ruote. Perché lintesa fra i due è già forte, perché in sette stagioni Valentino ha letteralmente ribaltato la Yamaha M1, rendendola la moto di riferimento, tanto che il suo compagno di squadra, Jorge Lorenzo, appena arrivato, pronti e via, si era ritrovato in sella a un missile. E perché la distanza tra casa Rossi, a Tavullia, e Borgo Panigale, è quasi quella casa-ufficio di una persona normale, per cui già in molti immaginano quanto il Dottore starà addosso al reparto corse emiliano.
E poi? Dopo il decimo mondiale, obiettivo da raggiungere in due anni, ci potrebbe essere lapprodo in Ferrari, in F1, come rivelato ieri da papà Graziano: «Per certi versi sono più vicini...» il senso delle sue dichiarazioni. Vero anche questo, visto che le Rosse a due e quattro ruote hanno lo stesso sponsor tabaccaio pronto a far pazzie per vedere un giorno il Dottore nel Circus degli Alonso e compagnia.
Ma andiamo per gradi: anche perché nel motomondo sono tutti pronti a vendere lanima al diavolo dei motori pur di stargli davanti.
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