Agusta, partita Usa ancora aperta

E in Turchia tra i finalisti c’è l’A129 Mangusta

Andrea Nativi

da Milano

Eads festeggia la vittoria ottenuta negli Stati Uniti per una fornitura di elicotteri militari del valore complessivo che potrà raggiungere i 3 miliardi di dollari, considerando le opzioni e il supporto logistico. Una boccata d’ossigeno salutare per la società aerospaziale europea flagellata dai problemi di Airbus e dalla crisi di vertice. Per Finmeccanica e la sua controllata elicotteristica si tratta di una sconfitta accettabile, che non preclude affatto le prospettive future in terra americana. Il programma LUH, Light Utility Helicopter, che Eads si è aggiudicato, riguarda una fornitura di oltre 320 elicotteri da trasporto leggero, con una opzione su altre 30 macchine. I concorrenti erano quattro, oltre a Eads e Finmeccanica partecipavano anche Bell ed MD. Il LUH, avviato nel 2004, è volto a sostituire tutta una serie di elicotteri, in particolare gli OH-58 e gli UH-1, utilizzati in compiti di trasporto logistico-amministrativo, supporto, collegamento. Il Pentagono voleva spendere poco e quindi aveva chiesto un elicottero con certificazione civile e oneri gestionali molto contenuti.
AgustaWestland, così come Bell, offrendo una macchina più grande, puntava sul desiderio di uno dei potenziali «clienti», la Guardia Nazionale, di mettere in linea una macchina grande e potente, anche se più costosa, mentre Eads e MD facevano leva sul minore interesse dell’Esercito per capacità di carico e prestazioni e sull’importanza attribuita invece ai costi di acquisizione e di gestione. Ha avuto ragione Eads. Può capitare.
AgustaWestland ha comunque motivo di consolazione. Intanto perché, trattandosi di una vendita di elicotteri «commerciali» i margini di guadagno sono relativamente ristretti e non c’è alcuna attività di ricerca e sviluppo. Soprattutto AgustaWestland è già impegnata in un programma americano ben più importante e lucrativo, relativo all’elicottero presidenziale VH-71, mentre è in corsa, insieme a Lockheed Martin, nella gara indetta dall’Aeronautica statunitense per l’acquisizione di almeno 140 grandi elicotteri militari da ricerca e soccorso, un programma che vale non meno 6 miliardi di dollari.
Finmeccanica, poi, è ben piazzata con Alenia Aeronautica nella competizione FCA relativa a un nuovo aereo da trasporto tattico militare per Esercito Aeronautica. E ad addolcire ancora la pillola ci sono le notizie che arrivano da Ankara: la Turchia ha scelto come finalisti in una importante competizione per la fornitura di elicotteri da combattimento AgustaWestland con il suo A129 Mangusta e la sudafricana Denel con il Rooivalk.

Sono stati invece eliminati i concorrenti russi e gli europei di Eurocopter/Eads. La partita è tutt’altro che decisa e i programmi turchi riservano sempre sorprese e ritardi, ma si tratta comunque di un risultato importante.

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