Massimo M. Veronese
Un po di tempo fa ci avevano provato anche da noi. Vocabolario autarchico, senza termini stranieri. Quattromila parole bollate come «barbarismi» furono deportate dal dizionario. Una specie di pulizia etnica dellitaliano corrotto. Così film diventò pellicola, roulotte si trasformò in carovana, chaffeur si cambiò in autista. Persino lInter si milanesizzò in Ambrosiana e il Milan fu corretto in Milano. Era il 1938, anno XVI dellEra fascista. Quasi settantanni fa.
Ma un grande futuro alle proprie spalle adesso ce lha anche il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad che ci ha restituito un altro pezzo di passato cancellando, come se il tempo si fosse fermato, tutte le parole straniere, peggio, molto peggio se inglesi, dal vocabolario persiano. Ha infatti ordinato alle agenzie governative, ai quotidiani e a tutti gli organismi della cultura iraniana di tradurre in lingua farsi qualsiasi parola straniera diventata di uso comune. Lo giura sul Corano un portavoce dell'Accademia della lingua e della letteratura farsi, precisando che Ahmadinejad ha disposto che le parole proibite vengano rimpiazzate con termini, come dire, equipollenti. A sorvegliare che non si sfugga alle nuove regole ci sarà pure una specie di polizia sulla parola il Farhangestan Zaban e Farsi, organismo di controllo per il linguaggio. Tra le parole bandite attenzione, perchè cè pure la nostra italianissima pizza, appena sopravvissuta allostracismo tedesco degli ultimi mondiali. Se dovesse capitarvi di entrare in qualche ristorante di Teheran non vi sbagliate: o ordinate un «pagnotta estensibile» ai quattro formaggi o un «pane elastico» alla diavola, specialità al salamino piccante ancora non convertita in «Grande Satana». Se la volete ai wurstel vuol dire che ve le state andando a cercare.
Ma la pizza non è lunica vittima: sono già più di 2mila le parole che devono essere espulse dal paese. La chat diverrà una «breve conversazione», una cabin sarà rinominata «piccola stanza», «l'elicottero» sarà trasformato in «ali rotanti», un po alla Ufo Robot. Tutti termini che finiranno nelle nuove edizioni dei libri scolastici e che, in una società come quella iraniana che usa quotidianamente il francese e l'inglese, saranno seppelliti da una risata.
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