Ai tedeschi basta Ozil, al Ghana pure la sconfitta E vanno avanti in coppia

Il Ghana perde ma resta nel mondiale, unica rappresentante dell’Africa e trova gli Stati Uniti. Ma bisogna parlare di Mesut Ozil perché il gol è suo e se la Germania resta viva deve ringraziare lui e Philip LahM, uno che neppure prendi in considerazione, pentendotene regolarmente. Lahm ha respinto sulla riga di porta un colpo di testa di Gyan, Ozil ha segnato al quarto d’ora della ripresa il gol della vittoria, della testa del girone. La Germania si prende l’Inghilterra nell’ottavo. Vedremo chi sta meno peggio.
Eppure fino al gol di Ozil neanche il più storto dei tifosi tedeschi poteva sperare in qualcosa di più. Un gruppo di gente con la maglia della Germania stava giocandosi un passaggio nel girone al Mondiale ma quella non poteva essere la nazionale tre volte campione del mondo e anche il sensore nascosto nelle scarpe di Mesut Ozil aveva potuto rimediare a quella malinconia. Il turco-tedesco, che per Beckenbauer è meglio di Leo Messi, si era trovato solo davanti a Kingson e gli aveva sparato in bocca, proprio così. Un gesto che equivaleva a un crollo mentale per chi aveva riposto tutte le speranze in questo ragazzo corteggiato fino all’ultimo da Fatih Terim e solo lo scorso 6 settembre 2009 aveva deciso di mollare i turchi per vestire tedesco.
Quando Ozil aveva centrato il bravo Kingson in uscita si era a metà del primo tempo e il Ghana era già riuscito a mangiarsi l’impossibile.
Sono usciti piano dalla tana gli africani, hanno cercato di capire cosa fosse questa Germania, hanno rischiato uno stupido autogol su destro di Podolski, poi hanno capito che erano meglio loro e si sono preparati per la festa. Ogni tanto il tedesco-brasiliano Cacau si faceva vivo, lo affrontavano in coppia e gliela portavano via. Possesso palla, palleggio di qualità, meglio il Ghana, peccato che Gyan, la punta più avanzata, fosse rimasto nello spogliatoio, le occasioni migliori tutte per lui, uno spreco esagerato, una, due, tre volte, a un certo punto si è alzato il pallone e ha tentato il pallonetto a trentacinque metri dalla porta di Neuer, tiro alto e gesto deprimente, non si esegue più neppure nei parchi, chi lo fa poi non gioca più, allontanato. Questo per dire che il Ghana resta il Ghana, imprevedibile, indisciplinato, poco affidabile. Non è il Ghana che ha raggiunto livelli mondiali, è la Germania che gira lenta e spenta e se è rimasta in partita lo deve al suo Philip Lahm, il soldatino dalle mille risorse, lontanissimo dall’immagine dell’atleta tedesco ma uomo ovunque e sempre al momento giusto. È lui che al 26’ respinge sulla riga di porta un colpo di testa di Gyan e tiene la partita sullo 0-0.
Così sono andate avanti le cose fino alla fine del primo tempo e così sono ricominciate quando al 5’ Asamoah si è trovato nuovamente solo davanti al portiere tedesco e gli ha regalato la palla. Dopo un’ora di gioco esatta il Ghana merita, ha avuto maggior possesso palla e le migliori occasioni ma non l’ha messa. E questo si paga anche perché è una Germania burrosa e senz’anima ma non può aver allestito una formazione così scarsa. Eppure non c’è qualità, Schweinsteiger uno come tanti, ingigantito dal nome che fa nazione e niente di più, Podolski mai pericoloso, Cacau un gingillino che se indossasse la maglia azzurra verrebbe fucilato. Dietro la lentezza di Mertesacker fa scuola e tiene Loew sulla punta del seggiolino.

Ma il Ghana arriva bene fino al limite e poi si confonde, anche Ayew ha la palla buona e gli fa fare la fine delle altre. Se questa Germania va avanti, e ora aspettiamoci pure elogi e complimenti vivissimi, vuol proprio dire che questo mondiale è sotto media, gran gol di Ozil a parte.

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