da Parigi
«Siamo interessati a una quota di minoranza di Alitalia». È con queste parole che il presidente e amministratore delegato di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, conferma linteresse per la Nuova Alitalia. Durante linaugurazione del nuovo Terminal 2G dellaeroporto di Roissy - Charles De Gaulle di Parigi, che dalla prossima settimana potrà accogliere fino a 3 milioni di passeggeri lanno (inclusi quelli provenienti da diverse città italiane), il numero uno del gruppo franco-olandese smentisce però lesistenza di un piano segreto per il controllo della compagnia di bandiera italiana, avanzato dal quotidiano francese Le Tribune.
Ieri i sindacati hanno bocciato il piano proposto dalla cordata di soci italiani. Sorpreso?
«Niente affatto (allarga le braccia e sorride). Ormai non mi stupiscono più i problemi con i sindacati italiani. Limportante è che il dialogo continui».
Ma Air France è ancora interessata a entrare nella nuova Ailtalia?
«Air France porterà avanti loperazione con una joint venture se avrà la certezza che linvestimento darà dei profitti entro un ragionevole periodo di tempo».
Ma allora perché la trattativa è saltata?
«Colpa dellaumento del prezzo del petrolio, passato da 86 a 115 dollari al barile, che ha fatto saltare i nostri conti».
Alcuni italiani in nome del made in Italy sono pronti a uscire dai giochi se entrasse Air France...
«Mi sembra singolare. Comunque se gli imprenditori hanno messo i soldi, è giusto che vadano avanti».
Il nodo del doppio hub (Malpensa e Fiumicino, ndr) è ancora irrisolto...
«(Ride e allarga ancora le braccia) Non cè una soluzione migliore dellaltra. Ma il vero errore sarebbe non decidere».
Un quotidiano francese riferisce di un accordo segreto tra la cordata e Air France...
«Ho letto, ma smentisco.
Con quale quota? Qualcuno ipotizza il 15%...
«Vedremo. Ma prima di parlare di cifre aspettiamo di vedere il business plan».
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