Cronache

Gli «albarini» si sono svegliati troppo tardi

Un giorno di maggio gli abitanti di Albaro si sono ritrovati brillanti strisce azzurre ad inghirlandare le strade. Ed hanno iniziato ad agitarsi. «I barbari alle porte!» Ma oramai è troppo tardi. Facile, ora, scrivere volantini per chiamare a raccolta, organizzare incontri carbonari. Facile, ora, accusare maggioranza, opposizione, curia e Dame di San Vincenzo. Oramai è troppo tardi.
Dove erano gli «albarini» quando il problema ha interessato i quartieri del centro?
Perché privarsi di un aperitivo al Baretto? D'altro canto, in centro andava bene, aveva un senso, serviva a regolamentare la sosta selvaggia, a creare nuovi posteggi, a togliere gli odiosi priveligi degli abitanti di ZTL e ZSL.
Ora, queste anime belle (?) si rendono conto che, forse, quello che, visto da lontano, pareva luccicare, visto più da vicino, non solo non luccica, ma, a dirla tutta, puzza anche un po...
Che non esiste pagare per posteggiare la propria auto sotto casa propria. Che la tracciatura ha diminuito i parcheggi. Che gli amici in visita dovranno pagare. Che la tariffa non ha eguali nell'orbe terraqueo. Che, alla fin fine, si avrà meno di prima, e per giunta pagando.
Ed allora la fulgida conclusione è che tutto questo serve solo ad un unico scopo: battere cassa! Battimani!!!
Guarda caso la stessa identica conclusione fu raggiunta dagli abitanti del centro qualche anno fa, nell'assoluto disinteresse altrui. E, si badi beni, allora non si sapeva ancora bene cosa, chi, come sarebbe stata l'AMI.
Se avrebbe pagato TARSU / TOSAP / COSAP come tutti i comuni mortali, oppure no.
E non c'era ancora stata la brillante idea dei posteggi in abbonamento assieme a cabine, ombrelloni, sdraio e lettini (in effetti la tintarella è molto chic, radical, e ci si deve andare in auto, mentre lavorare per vivere è decisamente volgare, per cui zitti e tutti sul tram!).
Facili umorismi a parte (ma c'è davvero da dubitare sulla sanità mentale di taluni amministratori et amministratrici), ci si chiede se gli abitanti del centro siano più intelligenti, o solamente siano stati più attenti, o più semplicemente i primi coinvolti.
Quel che è chiaro è che se a Genova i cittadini continueranno a guardare al loro orticello, disinteressandosi completamente di quello che succede al vicino, continueranno ad essere vittime di amministrazioni povere di idee ma ricche di potere. Potere, si badi bene, fino ad oggi usato strumentalmente per mettere le mani sulla città, ben di rado messo al servizio della città.
Ma intanto il progetto per la creazione di un centro commerciale a fianco dell'Ospedale Galliera pare andare avanti, nel silenzio più totale. Un’altra bella opera di speculazione edilizia, un po’ di cemento, un po’ di cubatura, un colpo al cerchio ed uno alla botte, un bel po’ di traffico che tanto la viabilità è già in crisi così e non può più peggiorare..

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Ultima nota di colore, l'altro giorno, intorno alle 12, la coda di per il rilascio dei contrassegni arrivava oltre il numero 500, mentre stava venendo servito il «numero» 200; insomma, oltre a pagare per posteggiare sotto casa, si deve anche prendere ferie per andare a fare il contrassegno!

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