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Gli alberi in Duomo sfregiano la prospettiva

DUBBI Forse non è il caso di piantare 40 carpini nella piazza per eccellenza della città

Sono belle, molto belle, le grandi città piene di verde e di viali alberati e chi abita in questi luoghi non v’è dubbio che respiri un’aria assai più salubre e meno inquinata di quella che riempie i polmoni di noi milanesi. E, lo dico con assoluta sincerità, mi piacerebbe tantissimo vedere la nostra città immersa nel verde. Ciò premesso mi domando però se sia davvero il caso di piantare quaranta alberi - quaranta carpini per l’esattezza - in piazza Duomo. Ma come, questa piazza è il primo, anzi unico, storico luogo di incontro, di aggregazione, di discussione pubblica di Milano.
Negli anni Sessanta e Settanta qui la gente si radunava ad ogni ora del giorno e della notte per parlare di politica, per confrontarsi; gli strilloni con pacchi di giornali in mano trovavano qui, alle due, alle tre, alle quattro del mattino clienti voraci di notizie e, soprattutto, persone che avevano una gran voglia di discutere di tutto e di tutti.

Ricordo che centinaia di persone tirarono l’alba del 21 agosto per parlare dell’invasione sovietica della Cecoslovacchia i giornali andarono a ruba e attorno ai fortunati possessori di radioline a transistor si formarono enormi gruppi di ascolto. Questa è, da sempre, la piazza da cui partono o in cui si concludono (...)

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