Silvia Castello
Se Brunelleschi costruisce, Leon Battista Alberti teorizza le forme di una nuova architettura attraverso la riscoperta dellantico. Nasce così il trattato De re edificatoria presentato a papa Nicolò V nel 1452 - che egli utilizzò anche durante il restauro del palazzo pontificio e dellacquedotto romano dellAcqua Vergine creando la base sulla quale sarebbe poi stata costruita la barocca Fontana di Trevi - e che supera il De architectura di Vitruvio delineando un progetto innovativo per una nuova visione della Roma cristiana sulle basi della classicità. Una straordinaria avventura intellettuale raccontata oggi grazie agli studi di diverse istituzioni culturali nazionali ed estere, nellesposizione «La Roma di Leon Battista Alberti. Architetti, umanisti e artisti alla scoperta dellantico nella città del Quattrocento».
«Se oggi noi siamo in grado di leggere la storia della città di Roma nellevoluzione della sua immagine, e districarci in quellunicum che essa rappresenta quanto alla straordinaria ricchezza di stratificazioni e complessità, un particolare tributo di riconoscenza lo dobbiamo a figure quali Leon Battista Alberti, autentico monumento della storia del Rinascimento, e alla sua poliedrica attività di architetto, archeologo, letterato, studioso e teorico» commenta Eugenio La Rocca, sovrintendente ai Beni Culturali.
Levento espositivo si focalizza sul rapporto tra Alberti e Roma - consolidatosi nellarco di quarantanni a partire dal 1432: inizio della sua carriera ecclesiastica come abbreviatore apostolico sotto i pontificati di Eugenio IV, Nicolò V che intraprese un grande rinnovamento architettonico della città e Sisto IV - ed è estremamente articolato: attraverso pezzi architettonici antichi messi a confronto con rari taccuini e disegni delletà dei papi dedicati alle architetture allora visibili, riemergono le diverse forme dellUrbe e la loro reinterpretazione nel Quattrocento.
Completano lesposizione di 123 opere, oggetti, manoscritti e codici rari - come lo splendido Codex Escurialensis dellEscorial di Madrid -, raffinate opere darte - il celebre bronzetto del MarcAurelio di Filarete che sarà possibile confrontare con la vicina statua equestre di piazza del Campidoglio e la monumentale testa bronzea del Cavallo Carafa -.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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