Portare a spasso il cane, le regole da rispettare

Dalla lunghezza del guinzaglio alla museruola, tutto quello che bisogna sapere per non incorrere in sanzioni

Portare a spasso il cane, le regole da rispettare
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Uscire a passeggio con il proprio cane è un gesto quotidiano per milioni di italiani. Ma attenzione: non si tratta solo di un momento di svago. La legge prevede obblighi ben precisi per tutelare sia il benessere dell’animale che la sicurezza pubblica. Conoscere queste regole significa evitare sanzioni e, soprattutto, comportarsi responsabilmente. Ecco quello che serve sapere prima di agganciare il guinzaglio.

Chi può portare a spasso il cane

La legge stabilisce che il cane può essere affidato solo a persone in grado di gestirlo correttamente, anche dal punto di vista della forza fisica e del controllo. Non esiste un limite d’età minimo previsto, ma alcuni regolamenti comunali vietano ad esempio l’ingresso ai minorenni negli sgambatoi, se non accompagnati da un adulto.

Guinzaglio, quando è obbligatorio e quanto deve essere lungo

Ebbene sì, il guinzaglio è obbligatorio. E non uno qualsiasi: deve essere lungo non più di 1,50 metri quando ci si trova in aree urbane o in spazi pubblici. Lo stabilisce l’ordinanza ministeriale del 3 marzo 2009, confermata e prorogata negli anni successivi. Le eccezioni? Il cane può essere lasciato libero solo nelle aree recintate per cani, comunemente chiamate sgambatoi, ma sempre sotto la sorveglianza del proprietario.

Fuori città, in campagna, nei boschi o lungo i sentieri, le regole possono variare. In assenza di divieti specifici, il cane può essere lasciato libero solo se non costituisce un pericolo o disturbo per persone, animali o cose. Ma attenzione: lasciarlo vagare senza controllo espone a rischi reali, dagli incidenti stradali agli incontri con animali selvatici. Sempre meglio verificare in anticipo il regolamento dell’area che si intende frequentare.

Museruola: portarla è obbligatorio (farla indossare no)

Un altro accessorio da non dimenticare mai è la museruola, rigida o morbida. Non è necessario farla indossare al cane in ogni momento, ma è obbligatorio averla con sé, pronta all’uso in caso di necessità, o se richiesta dalle autorità.

Obbligo di raccolta delle deiezioni

Può sembrare ovvio, ma non lo è per tutti: chi porta a spasso un cane ha l’obbligo di raccoglierne le feci, sempre. E deve essere dotato di strumenti idonei alla raccolta. Non basta dire che “non ha fatto nulla”. L’assenza dei sacchetti può comportare sanzioni.

Aree di sgambamento: libertà, ma con regole

Negli spazi pubblici dedicati ai cani il guinzaglio può essere tolto, ma le regole comunali restano valide. Ad esempio, può essere vietato l’ingresso agli animali aggressivi, in calore o ai cani non accompagnati da un adulto. E se dovesse verificarsi un’aggressione tra animali all’interno dell’area, la responsabilità è del proprietario del cane che ha causato il danno, specie se non ha verificato la compatibilità con gli altri cani già presenti.

Attenzione ai regolamenti comunali

Ogni Comune può introdurre norme più restrittive. In alcune città, ad esempio, i cani non possono entrare nelle aree giochi per bambini, o devono essere tenuti al guinzaglio corto in occasione di fiere, mercati o eventi pubblici. Il consiglio? Consultare sempre il Regolamento di Polizia Urbana locale.

Cosa si rischia se il cane causa danni

La responsabilità civile e penale in caso di danni causati dal proprio cane è cosa seria. Vediamo più nel dettaglio:

responsabilità civile (art. 2052 del Codice civile): il proprietario risponde per tutti i danni causati dall’animale, anche se questo è fuggito o si è smarrito. Può evitare la responsabilità solo dimostrando un evento eccezionale e imprevedibile, il cosiddetto “caso fortuito”.

Responsabilità penale (art. 590 del Codice penale): se il cane ferisce una persona e ciò avviene per colpa del proprietario, ad esempio per mancata custodia, quest’ultimo può essere perseguito penalmente per lesioni personali colpose.

Chi subisce un’aggressione può sporgere denuncia alle forze dell’ordine, allegando eventualmente un certificato medico o di pronto soccorso.

Assicurazione per cani, quando è necessaria

Non è obbligatoria per tutti, ma può diventarlo su segnalazione del veterinario o della Asl, nel caso in cui l’animale abbia mostrato comportamenti aggressivi.

In questo caso può essere imposto al proprietario di stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile, far indossare al cane sempre la museruola nei luoghi pubblici, frequentare un corso di formazione per la gestione dell’animale.

Al di là degli obblighi, stipulare una polizza può essere una scelta saggia per tutelarsi da eventuali imprevisti, soprattutto se il cane ha una taglia importante, o un’indole vivace.

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