Milano - Dopo il successo della scorsa stagione (12,5 per cento di share, con oltre 3 milioni di spettatori a puntata), Buona la prima torna su Italia 1, in prima serata da questa sera per 10 martedì. Il sit-show fatto di comicità improvvisata guidato dalla coppia Ale & Franz ha in serbo alcune novità e annuncia, per bocca dei due affiatati cabarettisti, «un bel salto di qualità». Cast rinnovato accanto ai due protagonisti e all’amico storico Sandro (Alessandro Betti): la «colf» Katia Follesa, l’amica Claudia Borroni, la splendida vicina di casa Giorgia Palmas, infine Roberta Mengozzi e Antonio D’Ausilio. Colpo di scena ulteriore, in una storia che i protagonisti devono interpretare seguendo gli input di suggeritori esterni, la «stanza del mistero», un nuovo ambiente collocato a margine della scena, nascosto al pubblico e agli attori: di volta in volta varierà, offrendo situazioni (e guest star) impreviste. Tra gli ospiti da palco sono attesi Laura Torrisi, Claudio Bisio, Rossella Brescia, Alex Britti, Anna Falchi, Edwige Fenech; tra i suggeritori Beppe Bergomi, n, Laura Chiabotto, Amanda Lear. E molti altri.
Il calcio li vede sulle due opposte sponde del Naviglio (uno soffre per l’Inter, l’altro vorrebbe lo scudetto alla Roma, dice però di rassegnarsi a vederlo cucito sul petto dei cugini nerazzurri) ma le differenze - per Ale & Franz - finiscono qui. Da sempre in coppia, i due cabarettisti diventati celebri grazie a una panchina nel giardino di Zelig e a un’esplosiva vis comica sono ormai i protagonisti di una clamorosa simbiosi. Come si può leggere qui di seguito, nelle cose che contano Ale & Franz remano nella stessa direzione, e coltivano gli stessi sogni. Per esempio, un ritorno al cinema che ripeta il successo di Mi fido di te, commedia di sano humour e buoni sentimenti che li ha fatti trionfare al botteghino di due anni fa. Intanto, Italia 1 se li coccola: l’esperimento di Buona la prima potrebbe trasformarsi in una nuova, inedita sit-com che Luca Tiraboschi promette per la prossima stagione. «La vocazione di Italia 1 - ha detto il direttore di rete - è sempre stata la sperimentazione. Buona la prima l’anno scorso fu un’operazione di coraggio, oggi è una certezza». Sottinteso: si può riprovare.
Nome?
Ale: «Alessandro».
Franz: «Francesco».
Età?
Ale: «Trentasei, portati benissimo».
Franz: «Quarantuno».
Titolo di studio?
Ale: «Terza media».
Franz: «Medie superiori».
Piatto preferito?
Ale: «La pizza. La mangerei sempre. È uno di quegli alimenti che non prevede esitazioni».
Franz: «Be’, ce ne sono tantissimi, come si fa a decidere. Direi, purea, una fissazione che ho sin da bambino».
Hai fatto il servizio militare?
Ale: «Sì, tutto e senza sconti...».
Franz: «No, ho fatto obiezione di coscienza».
Hai mai fatto cilecca?
Ale: «No. Ma se intendi a militare col fucile, be’, quello sì tante volte».
Franz: «No».
Chi ha sempre l’ultima parola tra i due?
Ale: «Se la fai prima a me, questa domanda, mi sa proprio che ce l’avrà lui... Comunque non siamo proprio i tipi che cercano di primeggiare a scapito dell’altro. I caratteri sono diversi, mi sembra però che la gente abbia capito che facciamo squadra, sempre e comunque».
Franz: «Be’, se fai la domanda prima a me, ce l’ha lui, sennò viceversa... A parte gli scherzi, dopo tanti anni siamo una coppia affiatata, viviamo di meccanismi consolidati e anche quando si discute nessuno toglie spazio all’altro».
Credi in Dio?
Ale: «Sì».
Franz: «Sì».
Hai mai pensato: «Oggi non abbiamo fatto ridere per colpa dell’altro»?
Ale: «Mai, assolutamente».
Franz: «Mai».
E per colpa tua?
Ale: «Sì».
Franz: «Sì, qualche volta. Ma penso che sia perché ogni attore non è mai completamente soddisfatto di sé».
Qual è la tua squadra del cuore?
Ale: «L’Inter».
Franz: «Il Milan».
Vianello e Tognazzi, Cochi e Renato, Gaspare e Zuzzurro, Teocoli e Boldi, e via ridendo: qual è la tua coppia comica preferita?
Ale: «Non potrei proprio rispondere. Come si fa a dirlo? Sono coppie talmente diverse per stile e comicità, dirne una sarebbe fare torto agli altri. E poi da coppia a coppia, sarebbe un po’ antipatico emettere un giudizio».
Franz: «Una coppia proprio non me la sento di sceglierla...».
E il tuo comico preferito?
Ale: «Ugo Tognazzi, un grandissimo».
Franz: «Non ho dubbi: Walter Chiari».
La corsa scudetto è ancora aperta: secondo te chi vince, Roma o Inter?
Ale: «Sono interista e dico Inter. Certo è durissima, e poi c’è un bel po’ di maretta di questi tempi. Ma al cuore non si comanda».
Franz: «Col cuore da milanista spero che lo vinca la Roma, ma la ragione mi dice che lo vincerà l’Inter. Non lo dico per gufare, ne sono proprio convinto».
Quale clamoroso antipatico vorresti allenare alla difficile arte della simpatia?
Ale: «Sono pigro, non ci tenterei assolutamente. Con nessuno».
Franz: «Mah, per quanto mi riguarda, che gli antipatici se ne stiano dove sono. Non cercherei mai di cambiare la natura di un antipatico. E poi sarebbe un’impresa impossibile».
Primarie democratiche Usa: Hillary o Obama?
Ale: «Obama, senza dubbio».
Franz: «Obama».
Politici, anzi politiche di casa nostra: è più sexy la Santanchè o la Melandri?
Ale: «Mi avvalgo della facoltà di... non scegliere».
Franz: «Devo dirlo? Per me il concetto del sexy è proprio da un’altra parte».
Progetti futuri?
Ale: «Progetto non immediato, il cinema. Un nuovo film.
Franz: «Il cinema è sempre lì nella nostra testa. Ma aspettiamo che ci venga una buona idea, com’è stata Mi fido di te, un successo che ci spinge a restare su quel buon livello».
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