Flussi turistici, polo tecnologico e sinergie nei servizi: Roma vuole aiutare concretamente lAquila a rinascere. Non una dichiarazione di intenti, ma progetti ben definiti quelli di cui hanno parlato, ieri il sindaco capitolino, Gianni Alemanno, e il collega del capoluogo abruzzese, Massimo Cialente. Lidea è quella di estendere in Abruzzo il piano di Roma Capitale e decentrare nella regione vicina alcune funzioni. «Penso al turismo sociale e a quello ambientale - spiega Alemanno - che può trovare sbocco in una realtà a pochi chilometri dalla nostra aerea metropolitana. Da subito possiamo mettere in moto le agenzie e le organizzazioni che si occupano di turismo». Poi cè il discorso sulla delocalizzazione delluniversità e delle industrie ad alta tecnologia. Per fare questo, però i due sindaci sono convinti che cè bisogno di creare allAquila una zona franca. «Laspetto fiscale - aggiunge Alemanno - è fondamentale per convincere le imprese a delocalizzare in queste aeree. Roma ha il mare e ora guarda al Gran Sasso per la montagna. Non è Roma che fa un piacere allAquila, ma esattamente linverso perché così avremo lintegrazione tra due sistemi produttivi e turistici». Una delle realizzazioni da far partire subito è lo Ski Dome: un mega impianto per sciare tutto lanno. «Niente a che vedere con quello di Dubai o del Giappone - replica il sindaco dellAquila Cialente - perché qui si tratta solo di coprire un canalone mimetizzando la struttura».
Lo Ski Dome, assieme ai 120 km di piste proietterebbe lAquila e lAbruzzo come la più grande stazione di sport invernali del Mediterraneo.Intanto ammontano a circa 250mila euro i fondi raccolti dai romani per contribuire alla ricostruzione de LAquila, dopo il sisma che ha colpito il capoluogo abruzzese il 6 aprile 2009.