Alemanno: «Il fenomeno si sposta nell’hinterland». E i sindaci si attrezzano

Alemanno annuncia in tv che l’ordinanza comunale antiprostituzione sta dando i suoi primi frutti. Ma quando alle telecamere di Uno Mattina il sindaco accenna alla «sensazione che il fenomeno si stia spostando fuori Roma», si innesca immediata la reazione dei primi cittadini dell’hinterland. Che in parte sposano il provvedimento di Alemanno e preannunciano il varo di ordinanze-fotocopia nei propri territori. E, in parte, criticano il Campidoglio per aver «scaricato» il problema sui territori limitrofi. Tutto comincia con la partecipazione di Alemanno al programma mattutino di Rai Uno. «Siamo nei primi giorni dell’applicazione - spiega il sindaco di Roma - e le multe e gli interventi sono stati circa 400, gli interventi sono capillari per far capire che l’aria è cambiata». «In città - insiste Alemanno, che cita come modello il primo cittadino di New York Rudolph Giuliani - già si respira un atteggiamento diverso». Oltre alle multe (250 euro sia per i clienti che per le prostitute), l’ordinanza prevede l’affidamento ai servizi sociali per le lucciole che intendano affrancarsi dallo sfruttamento. E quanto al rischio che il problema, appunto, si limiti a spostarsi dalle strade della capitale all’interno delle case o nell’hinterland, Alemanno ha auspicato «una politica integrata» e «una strategia complessiva» nel Ddl governativo. Le dichiarazioni del sindaco, relative allo «spostamento territoriale» del fenomeno, vengono subito riprese dal presidente della Provincia, Nicola Zingaretti. «Spero che il sindaco l’abbia detto con preoccupazione e non con soddisfazione», il commento del primo inquilino di Palazzo Valentini, che bolla il provvedimento come «fragile». Dai comuni limitrofi, intanto, arrivano reazioni contrastanti. Il sindaco di Marino, Adriano Palozzi, Pdl, condivide in pieno l’ordinanza di Alemanno e annuncia di volerne varare una simile: «È naturale che la prostituzione si sia spostata nelle nostre zone: è auspicabile che anche altri comuni del territorio facciano ordinanze simili». Anche il sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia, eletto con il Pd, si dice «non in disaccordo con Alemanno: anch’io farò un’ordinanza, ma il problema non si risolve spostandolo altrove. La Provincia dovrebbe aprire un tavolo con i sindaci e riattivare il camper per le politiche di strada». Più polemico il primo cittadino di Nettuno, Alessio Chiavetta del Pd, che pure dopo aver stigmatizzato le dichiarazioni di Alemanno, e aver detto che l’ordinanza capitolina «non credo abbia risolto il problema né della sicurezza nè dello sfruttamento di tante donne», aggiunge che nel comune di Nettuno la prostituzione «non è aumentata». Toni simili dal sindaco di Frascati, Francesco Posa, secondo cui l’ordinanza di Alemanno «esprime la volontà di non risolvere i problemi, ma di trasferirli da un luogo all’altro».

Ma è la responsabile Pari opportunità di An, Barbara Saltamartini, a difendere il richiamo di Alemanno al valore sociale dell’ordinanza del Campidoglio, ricordando che «a fianco del momento repressivo occorre individuare le opportune misure che consentano alle donne di liberarsi dallo sfruttamento criminale».

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