Alfano: "Introdurremo primarie a tutti i livelli"

In seno ai giovani Pdl nasce la Rete dei patrioti italiani, per il rinnovamento del partito. E il segretario assicura: "Dalle prossime amministrative primarie anche per il premier"

Loro non vogliono essere chiamati rottamatori, ma di certo chiedono che la loro generazione "diventi adulta" e si assuma le responsabilità di essere la nuova "classe dirigente della nazione". Sono giovani esponenti del Pdl e si presentano con il nome di Rete dei Patrioti. Un gruppo che critica apertamente la formula del governo Monti e invoca una "raccolta differenziata" nel partito, affetto da più problemi. Problemi come i "condizionamenti clientelari", che impediscono, dicono loro, di valorizzare tutti quegli amministratori che si danno da fare ogni giorno per affrontare battaglie a difesa del territorio, dimostrandosi "all'altezza di governare processi difficili".

Per mettere in piazza le proprie idee hanno organizzato a Milano una convention questo sabato, durante la quale esporranno la loro visione sul futuro del Pdl di Berlusconi. Vittorio Pesato, consigliere regionale in Lombardia tra le file del Pdl, promotore della Rete, spiega che la riunione avrà lo scopo di "dare vita a una nuova risposta". Nuova perché una risposta non può evidentemenre essere data, sottolinea, "da un governo di burocrati e senza consenso popolare", che "si appresta a operazioni ragionieristiche che avranno come sbocco una crisi sociale e il rischio concreto di svendita di patrimoni strategici per l'indipendenza ed autonomia dell'Italia".

"Siamo la lobby degli italiani", conclude Vittorio Pesato, composta dai "delusi, dai disaffezionati", che in questo nuovo gruppo possono trovare "un modo per impegnarsi per il bene comune", mettendo da parte "finti moralisti, parassitti e anti italiani", perché l'Italia "ha bisogno di patrioti", che sottolineino che "l'Italia non è in vendita" e che liberino il Paese "dall'essere subalterno alle decisioni della Bce e della finanza speculativa".

E, quasi a rispondere alla voglia di cambiamento interna al partito, il segretario Angelino Alfano ha dichiarato oggi che alle prossime amministrative il Pdl ricorrerà alle primarie per scegliere i suoi rappresentanti a tutti i livelli, dai candidati sindaci, ai presidente di provincia, fino ad arrivare all'individuazione del futuro candidato premier. "Stiamo lavorando per fare le primarie per le candidature alle prossime amministrative", ha dichiarato Alfano ai giornalisti, "scrivendo le regole per l'incompatibilità" tra ruoli di partito e incarichi territoriali.

Una battuta Alfano l'ha poi dedicato al Partito Popolare Europeo e al lavoro del Pdl in vista del congresso di partito che si terrà a Marsiglia. Il governo Monti sarà per il partito anche il momento per "mettere a punto la strategia che porta alla riunificazione dei popolari e dei moderati".

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