Per il momento prende tempo e guarda alle esigenze immediate del partito. Invitato in trasmissione da Fabio Fazio, il segretario del Pdl Angelino Alfano non scioglie ancora le riserve sulla propria candidatura alle primarie del partito. Adesso l'ex ministro della Giustizia vuole concentrarsi sulle riforme strutturali di scui il Paese ha bisogno per riuscire a uscire dalla crisi economica. "Oggi sono il segretario del Pdl e devo dimostrare di fare bene questo lavoro - ha detto Alfano - poi non sono un uomo di ambizioni da bava alla bocca".
"Non ho ancora neanche deciso se candidarmi alle primarie, penso a fare bene il mio lavoro", ha spiegato l'ex Guardasigilli ospite di Raitre a Che tempo che fa. "Se pensassi prima alla mia carriera - ha detto Alfano - non farei un buon servizio nè ai miei ideali nè al mio partito". La partita, insomma, resta ancora aperta sebbene oggi, a più riprese, i vertici del Pdl abbiano ricordato come il proprio segretario sia uscito rafforzato dalla stagione congressuale. Le primarie restano, comunque, un appuntamento aperto. Per questo, Alfano accoglie anche la proposta del governatore lombardo Roberto Fomigoni lanciata al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. "Si può candidare alle primarie iscrivendosi al Pdl e partecipando alla dinamica democratica", ha puntualizzato il segretario del Pdl sottolineando che la vera notizia è che Formigoni non si presenterà: "Per noi è una perdita ma può essere un guadagno per la regione Lombardia". L'ex titolare del dicastero di via Arenula ha sottolineato di essere "onorato di avere la fiducia" di Silvio Berlusconi ma che, comunque, il candidato alla presidenza del Consiglio per le prossime elezioni "non sarà scelto con la spada appoggiata sulla spalla di qualcuno ma lo faremo con un grande slancio democratico".
Adesso Alfano pone al primo posto le riforme e l'appoggio costruttivo al governo guidato dal premier Mario Monti. A partire dalla legge elettorale, il segretario del Pdl ha sottolineato l'importanza di raggiungere una riforma che trovi ampi consensi nel parlamento. "Abbiamo la legge elettorale che ha un grande pregio e un grandissimo difetto - ha spiegato Alfano - il pregio è che tutti i cittadini sanno chi sarà il premier al momento del voto mentre il grande demerito è che non possono scegliere i parlamentari. Noi vogliamo mantenere il pregio ed eliminare il difetto e su questo anche il Pd è d’accordo". Più in generale, Alfano ha voluto sottolineare l'importanza di scegliere bene i candidati: "Noi dobbiamo fare più attenzione a chi candidiamo ma i magistrati devono fare più attenzione a chi indagano".
Rispondendo alla domanda di Fazio sul fenomeno degli inquisiti in parlamento, l'ex ministro della Giustizia, ha spiegato che "la politica deve sgranare gli occhi ma i magistrati devono provare di non avere i paraocchi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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