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Alfano spegne le polemiche e lancia la volata "Vogliono cancellarci, ma arriveremo al 2013"

Il segretario nazionale Pdl, chiudendo un convegno a Cortina, tira dritto: "Difenderemo con orgoglio la nostra storia". Sottolinea come la sinistra al governo abbia dato instabilità al Paese mentre il Pdl abbia difeso "la democrazia trasparente" e dice no alle larghe intese

Alfano spegne le polemiche e lancia la volata 
"Vogliono cancellarci, ma arriveremo al 2013"

Cortina d'Ampezzo - Nonostante gli attacchi e le polemiche Silvio Berlusconi non ha nessuna intenzione di dimettersi. Anzi, a lanciargli la volata fino alla fine del mandato è il segretario del Pdl, Angelino Alfano che, chiudendo il convegno del partito a Cortina, ha precisato che "intendiamo arrivare al 2013 e difenderemo con orgoglio la nostra storia". L'obiettivo dell'opposizione, secondo l'ex ministro della Giustizia, non è ingatti solo quello di mandare a casa il premier, ma di "dimostrare che ciò che accaduto dal ’94 ad oggi è una parentesi nella storia della nostra Repubblica. Vogliono cancellare la nostra storia, la notra presenza politica e nel cuore degli italiani, per dire che non ci siamo più, e far tornare nelle loro mani, poco solide il governo del Paese"

Ecco perché Alfano ricorda che quando la sinistra è stata al governo ha "dato al Paese instabilità senza dare le riforme", azione che gli elettori hanno potuto constatare insieme ai vari cambi di premiership del centrosinistra a legislature in corso. Il segretario Pdl ha inoltre difeso "la democrazia trasparente, che ha un nome e cognome: Silvio Berlusconi", quella democrazia che "si basa sul principio che chi vince governa, chi perde va all’opposizione e chi vince governa per 5 anni, mentre senza Berlusconi avrebbero governato i figli dei giochi di palazzo". E' questo il motivo per cui il Pdl è contrario all'ipotesi di un governo di larghe intese. "Tutti chiedono le larghe intese per mandare a casa Berlusconi", ha ricordato Alfano, "Non dicono ribaltone, ma larghe intese. Ma perchè siano larghe intese ci dobbiamo essere anche noi. Non è solo una perifrasi per mandare a casa il premier ma vuol dire anche più spesa pubblica, meno assunzione di responsabilità ed è questo il trucchetto finale delle larghe intese". L’unica alleanza che il Pdl ammette, quindi, 2è quella tra Berlusconi e Bossi".

Alfano ha inoltre sottolineato come per il centrosinistra "è più importante che cada Berlusconi piuttosto che l’Italia si riprenda dalla crisi". Del resto l'ex Guardasigilli ha ricordato come quando il premier è andato a illustrare la manovra alla Ue, il Pd abbia organizzato una manifestazione anti-Pdl. "Io a Bersani in una puntata di Ballarò ho detto che se mai loro dovessero andare al governo noi ci prendiamo l’impegno a non manifestare mai contro a Bruxelles, perché noi non siamo anti-italiani", ha quindi assicuato Alfano, "Noi tifiamo Italia perché crediamo nella sua capacità di ripresa, di poter vincere la crisi. Noi tifiamo per l’Italia e per la ripresa dell’economia, lavoriamo perché ciò accada.

A differenza loro, noi abbiamo un pronfondo sentimento di cittadinanza e italianità".

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