Brescia - "La verità è che allo stato non c’è alcuna alternativa alla trattativa con Air France". Entrano in tackle i sindacati con il segretario Cgil Guglielmo Epifani. "La mia opinione è che non ci vuole una soluzione nazionale, ma una soluzione attenta agli interessi nazionali". Il leader della Uil Luigi Angeletti esclude l’ipotesi di un commissariamento sul modello Parmalat. "Quello su cui noi avversiamo il loro piano è la riduzione delle attività perché meno aerei significa meno operatività. Ci sono cinque cargo e 135 piloti? Bene, se Air France ci avesse detto che i cinque cargo continuavano a volare - continua Angeletti -, ma che c’era un evidente esubero fra i piloti si sarebbe potuto parlare perchè a noi interessa che i cargo volino, che gli aerei di Alitalia volino".
Bonanni e la trattativa Anche il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, vede per ora lontana la possibilità di una cordata italiana alternativa ad Air France per la vendita di Alitalia e insiste intanto sulla trattativa con i francesi "per migliorare il piano. Quando si vedrà - ha detto il sindacalista a proposito dell’ipotetica cordata italiana a margine della conferenza operaia del Pd - si valuterà e occorrerà che sia una proposta superiore di quella di Air France, ma deve essere una proposta che contenga il salvataggio di Malpensa che è la madre di tutti gli esuberi". Nel frattempo, ha continuato il sindacalista, deve continuare la trattativa "con l’unico interlocutore per migliorare profondamente il piano punto per punto sperando che ci sia senso di responsabilità e della misura". Secondo Bonanni in ballo c’è un perimetro occupazionale di 150mila dipendenti, incluso l’indotto, che ha definito "un agglomerato di lavoratori ed economico di primissimo piano. Non ho elementi per capire dove andremo a finire - ha concluso il numero uno della Cisl - dobbiamo per forza essere ottimisti. Solo una chiusura di Air France ci potrà fare cambiare opinione".
Berlusconi-Veltroni "Dopo sei mesi di trattativa i francesi hanno presentato condizioni irricevibili, inaccettabili e addirittura offensive". Lo ha ripetuto il candidato premier del Pdl, Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento al Forum di Confagricoltura. "Ho ritenuto mio dovere - ha proseguito - rivolgere un appello ai miei colleghi imprenditori :non possiamo permetterlo anche per un interesse nazionale. Non è possibile - ha concluso - che un Paese con un posto importante nell’economia mondiale non possegga una propria compagnia di bandiera". Mentre il candidato del Pd Walter Veltroni dice: "La trattativa con Air France deve andare avanti perché i sindacati sono impegnati e noi con loro, a ridurre l’impatto sociale di questa vicenda. I due perni della trattativa devono essere proprio quello dell’impatto sociale e di Malpensa che è un grande aeroporto e in Italia ci possono essere due grandi aeroporti.
Berlusconi prima ha annunciato una cordata parlando alla fine di una cena di compleanno di un deputato, poi ha detto che ci sarebbero stati suoi congiunti nella cordata, poi ha fatto 4 nomi e poi ha detto che è stata un’invenzione dei giornalisti. Non si può trattare in questo modo una vicenda seria che riguarda decine di migliaia di lavoratori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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