Alitalia, sei mesi difficili ma i risultati migliorano

SCOSTAMENTO Il risultato dei sei mesi peggiore del 6% rispetto alle previsioni

Alitalia, sei mesi difficili ma i risultati migliorano

La «nuova» Alitalia ha chiuso i primi sei mesi di attività (anzi, un po’ meno, visto che l’avvio è stato il 13 gennaio) con una perdita operativa di 273 milioni. Cifra importante - nell’ultimo esercizio completo, il 2007, la «vecchia» Alitalia (senza Air One) aveva perso 495 milioni -, ma che contiene un elemento prospettico positivo: 210 milioni sono stati persi nel primo trimestre, ma nel secondo il rosso è stato «solo» di 63. La compagnia prevede un ulteriore miglioramento nel terzo trimestre, «sulla base del positivo andamento di luglio e del portafoglio prenotazioni per agosto e settembre».
Va apprezzato che la società, non quotata e quindi non soggetta a obblighi di comunicazione finanziaria, dopo il cda svoltosi ieri, abbia ritenuto di diffondere i numeri sul proprio andamento. La perdita del semestre è peggiore del 6% rispetto alle previsioni approvate il 27 febbraio. Ma i dati comunicati - pur ammettendo le difficoltà di un contesto di mercato negativo - sono complessivamente positivi. I ricavi del semestre, non confrontabili con il passato, sono stati di 1,276 miliardi di euro, i passeggeri trasportati 10 milioni, il coefficiente medio di riempimento del 59%. Quest’ultimo è cresciuto dal 51% del primo trimestre al 65% del secondo, con una proiezione del 72% del preconsuntivo di luglio.
In crescita, sempre secondo quanto comunicato, anche le quote di mercato: 50% di quello domestico (ovvero le vendite in Italia per destinazioni nazionali e internazionali) e il 20% di quello internazionale (vendite all’estero per destinazioni italiane), a ridosso dei valori dell’aggregato Alitalia-Air One del 2008. Soddisfatto del nuovo corso della compagnia anche Silvio Berlusconi: «Le cose vanno bene e hanno ormai 800 voli al giorno, due su tre sono in orario. Quindi hanno mantenuto i patti, al contrario di quello che dice la sinistra», ha sottolineato il premier ieri sera a Roma durante una cena con i senatori del Pdl.
Quanto agli aspetti finanziari, la compagnia fa sapere che la posizione finanziaria netta, pari a -770 milioni, «è significativamente migliore rispetto alle previsioni». Il debito sulla flotta è pari a 949 milioni, la cassa è di 370 milioni e la disponibilità liquida, incluse le linee di credito non utilizzate, è pari a 490 milioni. Sugli aspetti operativi, «nel secondo trimestre la media giornaliera dei voli cancellati è stata inferiore all’1%, meno di 5 voli al giorno sui circa 700 pianificati»; la puntualità sulla tratta Milano-Roma, sempre nel secondo trimestre, «si è attestata stabilmente sopra l’80%». «Permane - ammette l’Alitalia - un quadro generale di insufficiente puntualità sulla rete, che nel primo semestre ha fatto registrare un valore medio di poco superiore al 70%, ancora lontano dall’obiettivo aziendale dell’80%». Quanto al pagamento delle rate all’amministrazione straordinaria per l’acquisizione delle attività, e oggetto di ricalcolo con la controparte, Alitalia fa sapere che «entro il 31 luglio sono attese le controdeduzioni del commissario, per giungere a una determinazione condivisa entro il 14 agosto o, in mancanza di accordo, a un giudizio di un revisore indipendente non appellabile entro l’11 settembre». L’ultima istanza, in altre parole, è un arbitrato. Confermato l’obiettivo del pareggio a tre anni dall’avvio dell’attività.


Frattanto, proprio a ridosso del termine ultimo fissato per oggi e dopo una giornata che ha fatto registrare forti tensioni e scontri all’aeroporto di Napoli, è stata raggiunta l’intesa per la cessione di Atitech, la società di manutenzione degli aerei della vecchia Alitalia, da parte dell’amministrazione straordinaria. A controllare la newco Manutenzioni aeronautiche che acquisterà l’Atitech, è Investimenti e sviluppo mediterraneo (IesMed), società guidata dall’imprenditore napoletano Giovanni Lettieri.

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