Cronaca locale

All’asta la merce sequestrata agli abusivi

Accendini, ombrelli e portacellulari all’incanto dal prossimo lunedì: molti «affari» per curiosi, piccoli commercianti e collezionisti

Andrea Fontana

Niente a che vedere con Sotheby's, la casa d’aste londinese, ma per chi vuole comprarsi un portacellulare, una scorta di accendini per un anno o addirittura un set di valigie da dodici, spendendo solo qualche euro può andare bene anche così. Il deposito pubblico di via Gregorovius che da lunedì 24 ottobre si trasformerà per tre giorni in casa d’asta è invaso da 250 bancali di oggetti in vendita al miglior offerente: merce sequestrata ai venditori abusivi dal 1999 al 2003 ed elencata in cinque fascicoli che saranno a disposizione dei potenziali acquirenti.
Gli ombrelli, di tutti i colori e dimensioni, sono il bene più inflazionato, ma anche l’abbigliamento offre ampia scelta. Cravatte, berretti e giacche a vento fino ad arrivare alla maglieria intima, anche se sulla qualità occorrerà probabilmente chiudere un occhio. «Di solito c’è una certa attenzione verso queste aste - spiega il direttore dei Servizi generali del Comune, Renato Frabasile -: le organizziamo nel periodo prenatalizio perché i piccoli commercianti hanno maggiore interesse a comprare questa merce». In prima fila saranno soprattutto grossisti e ambulanti pronti a riversare la merce acquistata su bancarelle e mercatini.
Non mancheranno però i curiosi o forse qualche collezionista pronto ad assicurarsi per pochi spiccioli le colorate schede telefoniche, un «must» per gli adolescenti dei primi anni ’90, o una partita di trentatré e quarantacinque giri in vinile. Poche le occasioni vere e proprie: cellulari o macchine fotografiche, in condizioni da verificare, un’aspirapolvere. Da scoprire chi si aggiudicherà i novanta anelli da naso sequestrati nel 2000 o una serie di calendari del ’99. Un’operazione pulizia insomma per il deposito comunale, che con l'asta della prossima settimana avrà praticamente aggiornato lo smaltimento della merce sequestrata, ma niente incassi da favola certo per Palazzo Marino: l’asta organizzata lo scorso anno aveva portato nelle casse comunali poco meno di undicimila euro.
Chi punta ad affari veri o ad approfittare della sbadataggine altrui per un acquisto fuori programma non dovrà comunque attendere molto: tra poco più di un mese è già prevista una nuova asta pubblica con un anno di oggetti perduti. «A fine novembre - conclude Frabasile - sarà la volta degli oggetti rinvenuti, che vengono custoditi per dodici mesi e poi messi all’asta». Lì sarà più facile trovare qualche oggetto di valore.

Braccialetti, orologi e catenine d’oro: non sarà Sotheby’s, ma qualche sfizio ce lo si potrà togliere lo stesso.

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