All’ospedale S. Martino eccellenza nella chirurgia corneale

Felicita Donalisio

I due settori più importanti della chirurgia corneale sono gli interventi terapeutici che permettono di ripristinare la visione in caso di gravi malattie corneali (il principale tra questi è il trapianto di cornea) e la chirurgia refrattiva, che ha lo scopo di correggere difetti di messa a fuoco come miopia, astigmatismo e ipermetropia. Il trapianto di cornea viene effettuato oggi dalla maggioranza delle unità operative di oculistica. L'attività è in aumento negli ultimi anni grazie all'incremento della disponibilità di tessuto corneale per uso terapeutico.
In Liguria la forza trainante di questa crescita è la Fondazione Banca degli Occhi Melvin Jones, che da quasi dieci anni raccoglie, analizza, conserva, certifica e distribuisce i tessuti corneali per l'intera Regione, senza oneri per gli enti utilizzatori. La quantità e la qualità della chirurgia corneale in Liguria permettono ai pazienti di potersi rivolgere per gli interventi a strutture di loro fiducia della regione, e attirano utenti da altre regioni..
Chiediamo al professor Carlo Enrico Traverso della clinica oculistica universitaria e direttore medico della Fondazione BOMJ, l'effettiva valenza dei risultati raggiunti: «Grazie al rapporto di grande collaborazione instaurato negli anni con l’azienda ospedaliera universitaria San martino, ove la Banca degli occhi Melvin Jones ha la propria sede operativa, l’assessorato regionale, l’istituto di medicina legale, il Centro per il differenziamento cellulare dell’Ist-Cba e con la clinica oculistica dell’università, l’attività ha avuto una espansione notevole, permettendo di fornire oltre a tessuti certificati alle strutture regionali interessate, anche lo sviluppo della ricerca e l’adozione di tecnologie chirurgiche all’avanguardia», afferma lo specialista. «L’impulso economico ed organizzativo della Fondazione Bomj e dei Lions nel supportare questa attività è stato davvero sostenuto e continuo». Quali sono gli elementi che rendono questa Azienda ospedaliera un centro tra i più avanzati per quanto riguarda la chirurgia corneale?
«Oltre alla professionalità dello staff e l’efficienza dei reparti, il poter contare su tessuti certificati di altissima qualità costituisce logicamente una attrattiva notevole ed un elemento qualitativo oggettivo, misurabile. A questo si aggiunge la ricerca scientifica: una delle tecniche chirurgiche che ha rivoluzionato il settore è l’impianto di cellule staminali corneali», risponde il professor Carlo Enrico Traverso. «Ideata e applicata per la prima volta proprio alla clinica oculistica dell'università di Genova, questa metodica è stata ripresa poi da molti centri nel mondo; fortunatamente, i casi complessi che necessitano questo tipo di interventi sono rari. Oggi abbiamo a disposizione anche tecniche di cheratoplastica lamellare: interventi eventualmente indicati in patologie (per esempio, il cheratocono o le malattie endoteliali) in cui è possibile sostituire con tessuti della cornea di un donatore solo gli strati corneali malati del paziente. Oltre a questo, l'Azienda ospedaliera universitaria San Martino mette a disposizione chirurgia con laser ad eccimeri, sia per trattare patologie corneali (la cosiddetta PTK o phototherapeutic keratectomy) sia per la chirurgia refrattiva».

Gli interventi con il laser ad eccimeri si svolgono dal 2002 presso il Centro Polispecialistico Pammatone. I pazienti sono facilitati nell'accesso alle prestazioni potendo prenotarsi per visite specialistiche presso tutte le strutture regionali contattando il CUP Regione Liguria (per informazioni 010-538 3400).

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