Nessun allarmismo. La Regione Lombardia sfodera il piano per combattere la minaccia dellinfluenza suina ma tranquillizza gli animi. «Per ora la situazione non è diversa che per uninfluenza normale». Non appena sarà pronto il vaccino, comincerà la profilassi su 1,4 milioni di soggetti a rischio, dagli operatori della sanità ai malati cronici, dagli addetti dei servizi di pubblica utilità alle forze dellordine. Le Asl e gli ospedali di riferimento invieranno una lettera di convocazione per procedere con la vaccinazione. Che non è obbligatoria ma vivamente consigliata per scongiurare il rischio di qualche complicazione.
Dalla Regione Lombardia arriva un appello ai lombardi: se si presenta qualche sintomo dellinfluenza A «non affollate i pronto soccorso». Altrimenti si rischia di trasformare gli ospedali in veicoli di contagio. «Linfluenza va curata a casa, rivolgendosi al proprio medico curante».
Il Pirellone ha messo in campo una squadra di 150 medici «sentinella» con il compito di monitorare il propagarsi del virus e di stendere un bollettino settimanale.
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