Il rischio di una sollevazione araba si è profilato ieri di fronte ai responsabili israeliani alla sicurezza quando si è appreso il grave prezzo di sangue del blitz israeliano in acque internazionali contro la «Flottiglia» diretta verso Gaza.
Immediatamente la polizia ha elevato lo stato di allerta nelle zone arabe di Israele, ha fatto affluire rinforzi, ha annullato le licenze. Un primo banco di prova si presenterà oggi quando la popolazione araba in Israele, oltre un milione di persone, osserverà una giornata di sciopero generale.
Ad esasperare gli animi, esarcerbati da mesi per il braccio di ferro sulla proposta di legge della nuova destra di governo che mira ad imporre una sorta di giuramento di lealtà allo stato ebraico, ha contribuito anche un susseguirsi di notizie incontrollate, drammatiche e contraddittorie circa la sorte dello sceicco Raed Sallah, leader del Movimento islamico in Israele: un gruppo islamico massimalista legato a Hamas, che non riconosce il diritto allesistenza dello Stato ebraico. Di certo si sa che Sallah era sulla nave Marmara al momento dello sbarco del commando. In serata è stato reso noto che lo sceicco era incolume.
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