(...) che Nelsinho Piquet e la Renault sono arrivati davanti alla Rossa del brasiliano e non solo. Hanno serenamente contenuto la possibile rimonta delluomo del Cavallino.
Dato che - e patron Briatore non se ne abbia - la Renault questanno non è la Ferrari e neppure la McLaren, e Nelsinho Piquet dal celebre padre ha ereditato solo lappeal sulle fanciulle, la prestazione del binomio ha inevitabilmente acceso riflettori grandi così sui mali del team. Non a caso, il capo della Gestione sportiva, Stefano Domenicali, ha dovuto ammettere che le Rosse in Germania erano state lente con entrambi i piloti e che era mancata aggressività. Parole forti le sue, fin qui mai uscite con simile schiettezza. Come se stavolta i problemi fossero stati tanti e tali da non far raccapezzare più gli uomini del box italiano.
Da oggi, dopo la prevedibile e sacrosanta sfuriata del presidente Montezemolo, la Ferrari sarà al lavoro per capire le cause del pasticcio tedesco e in settimana, a Jerez, piloti titolari, collaudatori e team saranno impegnati in una cruciale quattro giorni di test. Domenicali lha detto: «Ricordiamoci che Magny Cours è solo due Gp fa e sembravamo di un altro pianeta». Ecco, a Jerez la Rossa dovrà ritrovare la memoria.
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