Roberta Bottino
Non si tratta dei simpatici topolini di Walt Disney, ma di grossi ratti che scorrazzano in lungo e in largo per la città. Il Comune di Genova dal novembre del 2000 ha costituito un Osservatorio permanente per monitorare landamento delle colonie di ratti nel territorio, proponendo e programmando gli opportuni interventi intesi a mantenere un ragionevole «valore - soglia» della popolazione. In questi ultimi mesi la massiccia presenza di questi animali ha suscitato grande preoccupazione tra i cittadini. «A causa dei numerosi cantieri sparsi un po ovunque - spiega lassessore alla vivibilità Roberta Morgano -, le colonie di topi sono venute alla luce e in massa si sono spostate verso zone più tranquille».
Lassessore Morgano tiene a sottolineare quanto sia importante, in questi frangenti, la collaborazione tra privato e pubblica amministrazione. «Spesso siamo intervenuti sulla base delle segnalazioni dei cittadini - dice la Morgano -, da oggi interverremo in modo più capillare e preciso».
Dei risultati positivi si sono ottenuti in questi anni nel quartiere del Molo, dove da una decina di colonie, ognuna delle quali composta da circa una quarantina di ratti, si è passati nel 2003 alla presenza di solo una colonia. «In quella zona - dice Paolo Albonetti, responsabile dellufficio animali critici -, cerano più ratti che persone. Due anni fa, dopo parecchi interventi, abbiamo ridotto drasticamente la presenza di queste colonie. Per la deratizzazione ci serviamo di ditte specializzate che seminano adescanti e attraenti che contengono un tipo di veleno, che impedisce di far rimarginare le ferite che questi animali hanno a livello intestinale».
Nonostante il Comune di Genova abbia perennemente le casse in rosso, ha stanziato dei fondi da destinare a questo «programma di contenimento delle popolazioni murine in ambiente urbano». «Prevediamo per il secondo semestre del 2005 - continua Roberta Morgano -, di stanziare 150.000 euro. Inoltre abbiamo una convenzione con lAsl per rimuovere le carcasse dei topi per una spesa complessiva di 26.000 euro allanno».
A creare un serio allarmismo però non sono solamente i ratti o i fastidiosi piccioni. Una nuova inquietante presenza fa capolino da un po di tempo sul territorio genovese. I gabbiani minacciano Genova e si stanno trasformando, a detta dellassessore Roberta Morgano, da «animali di mare ad animali di terra». «I gabbiani iniziano a creare seri problemi ai cittadini - spiega Paolo Albonetti -. Come i colombi anche questi grandi volatili del mare cominciano a non temere più di avvicinarsi alle persone o alle abitazioni. Occorrerà anche in questo caso correre ai ripari».
Una vera e propria invasione di «animali critici» che rendono difficile il vivere quotidiano.
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