Economia

Alleanza tra Germania e Francia nelle tlc

Trattive avanzate tra T-Mobile UK, divisione di Deutsche Telekom, e Orange, controllata France Telecom. L’accordo permetterà alle due società di formare il più grande operatore mobile, per numero di abbonati, della Gran Bretagna. Per T-Mobile si erano fatte avanti anche Telefonica, che in Inghilterra controlla 02 ossia quello che fino ad ora era il maggior operatore mobile del Paese con una quota del 27% e Vodafone che ha invece il 24,7%. Ora la fusione degli abbonati di Orange (che ora ha il 21%) con quelli di T-Mobile darebbe una quota di mercato del 36% e porterebbe i gestori di telefonia mobile in Uk da cinque a quattro (oltre a quelli citati c’è anche l’operatore Umts «3» Uk).
Secondo gli analisti T-Mobile è troppo piccola e ha troppo pochi abbonati (circa 10 milioni) per poter competere in un mercato saturo e competitivo come quello inglese con gli altri operatori. Deutsche Telekom si trova in una situazione economica molto complicata, attribuibile proprio alle non brillanti performance di T-Mobile UK, che ha sofferto della fluttuazione dei cambi e degli effetti della crisi. Il margine operativo delle divisione britannica (14%) è significativamente inferiore alla media del 31% delle altre divisioni di Deutsche Telekom e anche l’Arpu (19 sterline) è inferiore a quello degli altri operatori britannici: quello di 02 è infatti di 26,6 sterline, Orange 22,6 e Vodafone a 20,8.
Inoltre a causa delle svalutazioni per 1,8 miliardi di euro delle attività in Gran Bretagna, dove gli abbonati di T-Mobile sono diminuiti del 2,6%, l’ex monopolista tedesco ha chiuso il primo semestre 2009 con una perdita di 603 milioni rispetto all'utile di 1,32 miliardi del corrispondente semestre dello scorso anno.
Nel secondo trimestre, tuttavia, il gruppo ha realizzato un utile netto di 521 milioni di euro in crescita del 32% su base annua, con un fatturato di 16,24 miliardi (+7,4%).

E così il giovane ad Renè Obermann, 43 anni, ha potuto confermare gli obiettivi 2009, tra cui la chiusura positiva dell'esercizio.

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