da Milano
Fiat sta lavorando a un nuovo accordo industriale per sostituire la tessera cinese nel proprio mosaico di alleanze internazionali. A spiegare la mossa strategica è stato lamministratore delegato Sergio Marchionne confermando per contro ancora una volta il proprio impegno al vertice del Lingotto: «Non ho nessuna intenzione di andarmene. Ho sentito parlare del 2015. Sono otto anni; mi sembra una data interessante».
Tornando alla partita cinese, a inizio mese Marchionne aveva detto di non essere soddisfatto dellasse con il gruppo Nanjing Automobile. «Ci siamo lamentati pubblicamente sul comportamento dei nostri partner e quanto a una nuova partnership ci stiamo lavorando e i tempi saranno corti», ha aggiunto il top manager.
Laccordo con Nanjing Automobile sarà quindi probabilmente smantellato per avvicinare Fiat ad altri alleati. E a lasciare intravedere quali potrebbero essere i sostituti sembra essere lo stesso Marchionne che ieri sottolineava dalle pagine del Financial Times come il Lingotto abbia un accordo con «Saic e Chery sui motori che potrebbero diventare unalleanza nellauto». Lad del Lingotto parla poi di «opportunità persa» in Cina: Nanjing è stata «distratta» dagli sforzi per il rilancio del marchio Mg, e il fallimento dellalleanza è «una vergogna»: «Abbiamo perso unopportunità. Non credo che sia troppo tardi, ma dobbiamo fare di più». Quanto, invece, al confronto industriale con Toyota in termini di efficienza Marchionne ha rilevato come la concorrente giapponese sia «ancora un po lontana.
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