Peccato che On the Road sia finito. Era un programma intelligente e spiritoso. Soprattutto elegante. Basta riavvolgere la cassetta di venerdì scorso (Italia 1, ore 22.55). A Ibiza, sulla spiaggia Alessia (Fabiani) finge di sfilare il costume a un ragazzotto e lo avverte: «Se ti emozioni si vede». Replica Mascia (Ferri) a un fustacchione nudo sdraiato sulla pancia, che accenna a rigirarsi: «Amore non ti alzare perché si vede il canarino». Ridono come matte le due fanciulle, in vena di trasgressione, ma capaci anche di improvvisi abbandoni poetici. Mascia: «Quando ti sei sentita più te stessa?»; Alessia: «Io sono come il tramonto». Ma la telecamera, rompendo a tradimento l’incanto, inquadra di schiena le due signorine, intende ad abbassare i pantaloncini, sotto cui spuntano gli slippini da bagno. Un vero colpo basso. Probabilmente se ne riparlerà in tribunale.
Italia 1 ha schierato a Tarifa (dove «Spagna e Marocco si sfiorano ma per pudore non si toccano mai») altre due inviate speciali, più inclini alle intimità femminili. Giada (De Blanck) e Alessia (Ventura): «Non sono mai stata con una donna però ci ho pensato»; «Tu a quanti anni hai perso la verginità?»; «Hai fatto sesso in Spagna?»; «Hai mai fatto autoerotismo?»; «Sei più viziosa o virtuosa?». Argomenti da non prendere, come dire, sottogamba, ma che volete, le due sirenette sono tanto giovani. Infatti ridono, ridono e ridono, per non essere da meno delle colleghe.
Uno spettatore distratto potrebbe chiedersi: ma che ci fanno quelle quattro (censura) in Spagna? Peggio per lui, si è perso il prologo di tale Elisa, bionda e ben carrozzata, che da Reggio Calabria aveva spiegato: «Miei cari sudditi cominciate pure a disperarvi perché siamo arrivati alla fine del nostro viaggio, per la precisione al viaggio delle nostre aspiranti streghette, Alessia e Giada, Alessia e Mascia». Ecco svelato l’arcano, il quartetto di sculettanti reduci (Pressing Champions League, Grande Fratello, Isola dei famosi e Passaparola) è stato catapultato in Spagna per prendere la patente di streghe. Ma come si fa senza passare dal Cepu? Semplice, con una pozione magica, ottenuta con gli oggetti recuperati nell’estenuante viaggio: «Un rotolo di carta igienica del re Juan Carlos, una manciata di terra di una plaza de toros, un lesbo-reggiseno e un pelo di scimmia» come recita la scritta in sovrimpressione. «Ciao ragazze vi piace la panna con le fragole?» domanda un imprudente tizio di passaggio alle neostreghe.
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