«Sono strafelice e fortunato. Voglio ringraziare i ragazzi in primis e poi il presidente che mi ha messo a disposizione una rosa importante». Massimiliano Allegri si fa sfuggire fugaci sorrisi, sempre molto contenuti. Come avesse pudore della festa, del successo , di tutto quello che gli è successo intorno quando larbitro ha fischiato la conclusione della partita. Parla da allenatore scudettato, ma non perde laplomb. Un vincente che sa vincere. «Farcela al primo anno è una bella soddisfazione. Per il futuro dobbiamo migliorare una squadra già forte. Il presidente ha detto che ci farà un regalo e noi saremo contenti».
Allegri indica nella compattezza del gruppo larma vincente del suo Milan: «Devo ringraziare i ragazzi - ribadisce - e sottolineare il comportamento esemplare dello spogliatoio. Tutti si sono dimostrati professionisti, uomini con valori che si sono messi a disposizione del gruppo. Abbiamo cambiato diversi giocatori, abbiamo cambiato modulo in corsa. La disponibilità e il rispetto sono motivi principali che ci hanno portato allo scudetto». Due i momenti top per sentirsi da scudetto: «Il derby e la vittoria di Firenze con il Napoli a pari punti».
E nel duetto telefonico con Berlusconi, Allegri ha avanzato una timida richiesta: «Il presidente ci rinforzerà la squadra, come lanno scorso. Non ha bisogno dei miei consigli. Posso solo dire che ora il nostro dovere è centrare la finale di coppa Italia. Non sarà facile vincerla, ma proveremo».
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